domenica 17 aprile 2016

II limite della libertà

La vita odierna si classifica in tre grandi stadi:
- primo stadio : la scuola;
- secondo stadio: il lavoro;
- terzo stadio: la vecchiaia;

Di questi, il secondo è quello più importante; quello che ci permette di vivere giorni VERI.

Questo perché il lavoro da la possibilità di avere il denaro ( risorsa imprescindibile per raggiungere il nostro scopo) e da quel senso di oppressione che ci permette di gustarci al meglio il fine-settimana.

Quindi, ricapitolando per vivere bisogna lavorare, bisogna odiare la settimana per arrivare a quel fatidico momento in cui abbiamo la possibilità di raggiungere i nostri limiti.

Il momento in cui possiamo illuderci di spezzare le catene de conformismo e essere noi... solo IO.

Ma, a volte il " solo IO" ci spaventa più di quanto osiamo immaginare, perché siamo abituati a vivere con la nostra maschera; maschera cucita in periodo scolastico e saldata con i primi anni di lavoro.

La maschera del conformismo.



E questa maschera, piano piano, si appropria anche ( è paradossale ma è vero) del nostro IO e ci porta a essere i fantasmi della nostra società.

Basta pensare con si pensa di raggiungere i limiti della vita: Alcohol.

Il nettare che inebetisce la nostra parte intelligente e ci porta a comportamenti egoistici e patetici.
Il diavolo della società moderna.

Un diavolo tentatore, che va controllato e tenuto a bada... un diavolo con cui bisogna sempre confrontarsi ogni volta che si cerca di liberarsi dalle catene della società.

Un diavolo comune a molte persone oggigiorno...

Il diavolo della società moderna.

Solo le persone veramente forti possono affrontare il diavolo e vincervi... gli altro possono solo evitarlo o soccombere, soccombere e morire ( o rischiare di farlo).

Ma, nonostante tutto, la società a bisogno di questa inutile carezza di libertà per dar un senso di vita maggiore.

Pane e Circo dicevano i Romani

Alcohol e Discoteca dice la società moderna.

Alla fine l'uomo è sempre l'uomo, con le sue debolezze e la sua stupida illusione che questo sia il miglior mondo possibile.