sabato 30 maggio 2015

La memoria

è di comune uso dire "quanto vorrei dimenticare..."

Il ricordo, in questi casi, viene visto come qualcosa di negativo, brutto ed è talmente rifiutato da portarci a desiderare non di non aver mai fatto quella certa azione ma, di non ricordarci l'accaduto.

Ma quelli che dicono questo non hanno mai vissuto la mancanza di memoria; questi non hanno mai provato sulla propria pelle l'esperienza terrificante della mancanza di memoria,

Se provassero questa esperienza saprebbero che la memoria è una cosa preziosa anzi, la memoria è la cosa più preziosa di tutte.
Perché chi non pensa, non vive e, credetemi, se non pensate le ore diventano secondi...

martedì 26 maggio 2015

X+Y=Z

X+Y= Z

se consideriamo X= carattere positivo della persona e Y= azioni positive svolte dalla suddetta persona; Z sarà uguale all'importanza della persona nella cornice della Storia...

ma come
X+Y=Z
 anche
-X-Y=-Z

 che risulta simile, se non fosse per quel meno, per quel negativo....

... quel negativo che è preponderante nella natura umana

l'uomo

Il mondo cambia di continuo
la storia si ripete
e noi....

... noi siamo sempre gli stessi

domenica 24 maggio 2015

Alcol e Droga: un bene o un male?

L'alcol e la droga fanno parte della nostra vita.
Questo è un dato di fatto che trascende dai vincoli imposti dalla legge che vieta l'alcol ai minori di 18 anni e la diffusione di droghe, leggere o pesanti che siano.
Non è raro, al giorno d'oggi trovare un gruppo di minorenni con vodka o birra in mano, o sentire l'odore della cannabis nelle strade affollate dei medi e grandi certi urbani, per non parlare dello spaccio di stupefacenti che avviene nel degrado della periferia oppure, peggio ancora, di fronte alle discoteche dove si vende a chiunque, senza distinzione di età o di sesso.
Le problematiche di queste due sostanze sono molto diverse tra loro, anche se hanno punti in comune.
Per una comprensione più ampia dell'argomento dovremmo parlare di alcol e droga separatamente.



L'alcol, inteso some bevanda, è forse la sostanza più antica dell'umanità.
Inizialmente usata per ragioni mediche( in alcuni luoghi e periodi non era disponibile acqua pulita) o igieniche( in quanto l'alcol ha proprietà antisettiche) nell'arco dei secoli si è trasformato da simbolo sacro( basti ricordare che secondo la religione cattolica il vino è il sangue di Cristo) a simbolo negativo che richiama la dipendenza, gli incidenti stradali e la morte, in particolar modo quella giovanile.
Questa trasformazione molto probabilmente è cominciata per mezzo della rivoluzione industriale che ha fornito i mezzi per lo sviluppo massiccio di tali sostanze. Successivamente la loro commercializzazione ha permesso a milioni di persone di venire a conoscenza di nuovi tipi di bevande alcoliche dalla Vodka, al Tequila passando per la grappa, il rum, ecc. ecc.
Di per sé questo non comporta un grande problema, ma, con l'aggiunta della solita curiosità umana di provare qualsiasi cosa e del fattore che illustrerò di seguito si creano le basi per il dipinto della società moderna.
Il fattore che con assoluta certezza è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ci ha portato a questa situazione e nato pressapoco dopo la seconda guerra mondiale e ha avuto il suo Boom alla fine del ventesimo secolo. Sto parlando della globalizzazione.
Sì, perché con essa il consumo di alcol è fiorito in maniera esponenziale.
La globalizzazione, inteso come la televisione, internet e ogni dispositivo che permetta la comunicazione di un individuo con il resto del mondo, ha influenzato i giovani facendoli credere che l'unico modo per divertirsi e ubriacarsi il più possibile. La maggior parte dei giovani d'oggi non beve più per dimenticare, rilassarsi o per gustare con un sapore diverso la cena, ma lo fa per divertirsi e sopratutto per essere accettato dal suo gruppo.



L'altra sostanza di cui dobbiamo parlare è la droga, intesa come sostanza stupefacente.

La droga, a differenza dell'alcol, è una sostanza scoperta, dagli europei in concomitanza con l'esplorazione delle Americhe.
Tralasciando per un momento la famiglia delle droghe sintetiche, essa non è necessariamente un male. La concezione della droga nei giovani e negli adulti ,poco informati, è molto diversa.
I giovani pensano che sia una sostanza illegale e quindi assolutamente da provare almeno una volta nella vita, e non credono che ci sia nessuna conseguenza fisica e/o psicologica nel loro uso; gli adulti, al contrario, credono che sia una sostanza assolutamente non benefica che porta sicuramente dipendenza seguita dal deterioramento fisico e mentale del consumatore.
Ovviamente entrambi i punti di vista sono a loro modo sbagliati.
La droga è una sostanza “positiva”, rammento che sto parlando di droga naturale e non sintetica, se si assume con il dovuto criterio. Fermo restando che per la maggior parte degli stati è illegale( scelta che reputo discutibile), essa oltre a indurre il consumatore in uno stato di rilassamento completo è un'ottima sostanza medica.
La sua “positività” è però andata a mancare dal momento della nascita delle droghe cosiddette sintetiche.
Le droghe sintetiche, inizialmente nate per questioni mediche( un esempio è la morfina usata negli ospedali) hanno avuto il loro massimo sviluppo con la loro messa al bando e sono diventate famose come sostanza che ha un unico scopo: creare dipendenza.
La dipendenza assicura la diffusione e il consumo continuo di queste sostanze, consumando sempre di più, dal punto di vista fisico, psicologico ed economico, il consumatore, senza però ucciderlo.
Questo sviluppo delle droghe, come per l'alcol, è nato con la rivoluzione industriale, che ha fornito i mezzi per ricavare le sostanze in questione dalla piante interessate, e si è sviluppata con la globalizzazione.
Infine la messa in bando di tali sostanze ha dato il via al suo consumo massiccio.
Alla fine del IXX secolo i cosiddetti “drogati” si riunivano in una stessa stanza dove consumavano le loro sostante( in prevalenza oppio e cannabis) in pace senza recare né danno né fastidio a nessuno. Con la loro messa in bando, altresì, si è assistito, non solo a un aumento di consumatori, ma soprattutto a un suo commercio illegale che porta i “drogati”non più in un posto isolato e sicuro per tutti, ma nei centri urbani dove non è raro che si dimostrino violenti di fronte alla gente comune.
La generazione più colpita da queste sostanze è quella attuale.



La sensazione nel compiere qualcosa di illegale e la ricerca dell'approvazione del gruppo porta ad assumere codeste sostanze che sono perlopiù droghe modificate che hanno come unico scopo quello di creare, come detto in precedenza, dipendenza. E una volta creata dipendenza il giovane entra in un circolo vizioso che lo distrugge come persona e lo fa diventare un elemento negativo per la comunità.

La droga(quella naturale) e l'alcol sono sostanze di per sé innocue, ma se assunte in grandi quantità possono avere effetti devastanti sull'individuo. Il bando di codeste sostanze rischierebbe soltanto di ingigantire il problema, mettendo i giovani alla merce di spacciatori e mafiosi senza scrupoli.
La più logica soluzione a questo problema sarebbe, a mio giudizio, la seguente:
  • per l'alcol un'educazione più coscienziosa per le nuove generazione, in modo da far loro capire che essa è una sostanza, cui non si dovrebbe abusare, e che non serve ubriacarsi per divertirsi;
  • per la droga, innanzitutto l'eliminazione pressoché totale di quella sintetica( tralasciando la parte medica), e successivamente un rifornimento individuale limitato per ogni persona ne desideri farne uso( come succede in Uruguay per la Marijuana).
Queste soluzioni potrebbero contrastare il consumo indiscriminato di queste sostanze rendendo il nostro quotidiano influenzato solo marginalmente da questo fattore.


sabato 23 maggio 2015

Romani contro cattolici come nazisti contro comunisti

Studiando la seconda guerra mondiale mi sono accorto di un particolare interessante: la storia si ripete continuamente.

La storia si ripete giorno dopo giorno, diciamo pure che la storia è come una ruota, prima o poi ritorniamo sempre al punto di partenza.

Nella fattispecie ha notato la contraddizione tra estrema destra ed estrema sinistra presente nella seconda guerra, simile alla contraddizione tra la cultura romana e la religione cattolica presente nei primi anni dopo la nascita di Cristo.

Mi pare di riconoscere il nazismo e il fascismo come la potente Roma e il comunismo russo come l'utopica religione di Dio.



Vi spiego il perché. 
Il fascismo nasce come continuazione della gloria dell'impero Romano, e il saluto da legionario, usato tuttora nei gruppi fascisti o simil-fascisti, ne è la prova concreta. Inoltre questa corrente ideologia trae a piene mani dalla vecchia cultura Romana usando simboli, convenzioni ed esaltando l'epoca dei vari Cesare e Augusto. 
D'altro cando il Nazionalsocialismo fonda la sua ideologia su un libro di Tacito scritto intorno al 93 d.c chiamato "La Germania" dove lo storico romano esalta le civiltà germaniche con capitoli che, se fraintesi, posso far capire che i tedeschi siano la razza "perfetta". Questo libro è stato preso a piene mani dall'ideologia nazista ed è considerato alla pari della Bibbia Hitleriana come caposaldo dell'ideologia ariana.
Questi aspetti caratterizzano le ideologia di destra del primo novecento e le fanno diventare la "continuazione" dei pensieri dell'antica Roma.

Invece il comunismo sovietico, secondo la mia personale interpretazione della storia, è l'evoluzione della religione cattolica che fu la causa della disfatta di Roma. Infatti, come il cattolicesimo, il comunismo si basa su leggi condivisibili ma utopiche, che, anche oggigiorno, non trovano l'appoggio di molte persone.
Il comunismo è il sogno dell'uguaglianza in terra, il cattolicesimo la speranza dell'uguaglianza in cielo. 
Questa è l'unica differenza tra l'uno e l'altro. 
L'evoluzione umana ci ha portato, man mano in direzione della ricerca della vera uguaglianza che, ahimè, rimane tuttora utopica.
Inoltre il comunismo ha "sconfitto" il nazionalsocialismo così come fece il cattolicesimo con l'ideologia Romana.



Per questo trovo la Storia come una ruota, gira che gira tanto ci ritroviamo sempre nello stesso punto; magari con armi, idee e situazioni diverse ma sempre nello stesso punto.

Dopotutto la Storia si deve ripetere perché solo sbagliando possiamo correggerci; correggerci per poi sbagliare di nuovo, quando tutti si dimenticheranno lo sbaglio precedente...


venerdì 22 maggio 2015

L'odio

L'odio.

L'odio è il sentimento più forte.


Più della felicità, più della bontà, più dell'amore... l'odio è la madre dei sentimenti.

Ognuno di noi odia; odia se stesso, odia gli altri, odia....

è impossibile sfuggire a questa caratteristica umana, soprattutto sfuggire adesso, in questo mondo.
Questa "libertà" ci porta a tenerci tutto dentro quando, ogni giorno, sprofondiamo interiormente di fronte all'odio che proviamo per la società.

Quando non ci piacciamo, sia dal punto di vista comportamentale che dal punto di vista fisico, proviamo odio verso di noi e, contemporaneamente, verso la persone che definiamo come l'ideale da raggiungere.

Tutto questo è la natura umana.

L'uomo è nato per odiare, vive per odiare e muore odiando tutti.

Forse, sarebbe meglio rinunciare a tutti i proprie desideri, perché se non si hanno desideri non si hanno delusioni e, se non si hanno delusioni non si prova odio...

Ma la natura umana è immutabile...

Onestà intelletuale

Essere intellettualmente onesti non vuol dire solo saper dire "hai ragione" al tuo peggior nemico;
ma vuol dire sapersi domandare, nel profondo, "ho ragione?"

lunedì 18 maggio 2015

La Matematica

La matematica è la rovina dell'uomo.
Essa fa diventare tutto oggettivo, mentre ciò che ci circonda è completamente soggettivo.
Non esistono i pazzi ma solo gli originali,
non esistono gli incapaci ma solo gli svogliati
e non esistono i geni ma solo i bravi.

La matematica è la rovina dell'uomo.
La matematica è il voler a tutti i costi unificare Il pensiero umano, azione impossibile e disgustosa al contempo.

2+2=4 

nel nostro mondo, questo solo perché la matematica l'ha deciso.
2+2 potrebbe fare anche 3,5,10,100 eccetera, perché la mia visone del mondo è diversa dalla tua, che è diversa dalla sue eccetera.

Ma, la matematica non è un'opinione, o almeno così ci hanno insegnato a dire.

sabato 16 maggio 2015

L'ideologia

Esiste ancora o è scomparsa?
Personalmente credo che, in fondo, sia ancora presente in ognuno di noi ma in modi e con fini diversi dal passato.

L'ideologia.
La più grande invenzione dell'uomo.
Invenzione perché non fa parte della religione, che è sì ideologica ma si basa più sulla fede, ma fa parte di ognuno di noi.
L'ideologia è un'insieme di pensieri e ragionamenti, spesso politici, che hanno un collegamento logico e risuonano condivisibili agli occhi della massa.
Coloro che riescono a fare questo creano un'ideologia; così come hanno fatto Marx, Lenin, Hitler, Mussolini, Peròn, Fidel Castro eccetera.
Ma, nonostante ciò, ognuno ha la propria visione del mondo, ognuno ha la propria ideologia.
Ognuno di noi formula, grazie alle proprie esperienze personali e da infante, la propria ideologia, la propria visione di vedere il mondo; visione che però si rifa sempre a ideologie maggiori, a ideologie seguite dalla massa.

La prima ideologia in assoluto è nata nel 1848 quando Carl Marx ha pubblicato il "Manifesto del Partito Comunista". Da quel giorno il socialismo ha assunto una connotazione ufficiale evolvendosi a semplice sogno utopico a possibilità di una morale diversa. A possibilità di uguaglianza. 

Ma oggi, con la prolificazione del sistema capitalistico e l'interconnessione tra i popoli, detta anche globalizzazione, le parole del filosofo tedesco risuonano un po' vecchie. Il Manifesto non è più applicabile; e con questo vengono meno anche tutte quelle ideologie che l'appoggino o la digradano.

Quindi Comunismo, Socialismo, Fascismo e persino Nazionalsocialismo non sono più attuabili oggi.
Per questo si dice che l'ideologia sia morta.
La globalizzazione ha ucciso l'ideologia.



Ma questo non è totalmente vero. La globalizzazione ha ucciso la vecchia ideologia. Quella della lotta di classe, della razza perfetta, dell'oligarchia, dei borghesi e dei proletari.
Ora, in questo periodo, serve una nuova ideologia, un'ideologia applicabile al nuovo sistema politico-sociale che stiamo vivendo.
Ora serve un Nuovo Manifesto.

Perché l'ideologia è l'unica invenzione della mente umana che vale la pena di preservare, perché esse è il mezzo per giungere alla verità. Alla verità della coscienza umana.

Grazie per aver letto questa riflessione su una parola che, oramai, viene usata a sproposito. 
Se volete ascoltare il pensiero di un grande uomo, vi consiglio di vedervi questo video sulla differenza tra la destra e la sinistra:









venerdì 15 maggio 2015

Cultura

La cultura si fa tra i fogli ingialliti dei libri, non guardando un film tratto da un libro o un programma TV.

SOA: School of Assassin

Gli Stati Uniti hanno la presunzione di essere diversi dagli altri. Di essere un punto di arrivo della storia, che può fare a meno del passato”.(Stanley Hauerwas)
Con la fine della seconda guerra mondiale e la sconfitta delle ideologie di estrema destra si ebbe un periodo, durato dal 1945 al 1989, chiamato guerra fredda.
Questo periodo coinvolse due superpotenze: da una parte il mondo “libero” e capitalista degli USA e dall'altra il mondo “dell'uguaglianza” capitanato dall'Unione Sovietica.
Queste due superpotenze si divisero il mondo; l'est diventava rosso e l'ovest diventava verde.
Ma non tutti gli stati dell'est erano rossi così come non tutti gli stati dell'ovest erano verdi.
Così si ha la nascita di organi governativi atti a diffondere il pensiero politico-sociale di una o dell'altra ideologia.
Ciò succede sia per l'est che per l'ovest con risultati identici: l'apoteosi delle suddette potenze sulle spalle degli stati in via di sviluppo. Stati che avevano le potenzialità di diventare potenze mondiali.






In questa “competizione” per ampliare le proprie zone di influenza gli USA si sono concentrati al sud con l'intento di creare un'estensione del proprio territorio ed evitare il diffondersi delle idee socialiste sotto i loro stessi piedi.

Nasce cosi la SOA: School of America nota come Scool of Assassin.

giovedì 14 maggio 2015

Campagna

Solo ascoltando il silenzio della campagna si può riacquistare un po' di umanità.
Perché essa è il nostro inizio e la nostra fine.

martedì 12 maggio 2015

Realtà

Cos'è la realtà?
È quello che vediamo o quello che crediamo di vedere?
Molti pensano che la realtà si quello che vediamo ogni giorno, ogni stante, ogni momento da quando abbiamo coscienza a quando moriamo.
Ma la realtà è tutt'altra cosa.
Essa è tutto quello che può ucciderci.

La realtà è la Morte.

L'erba

In una giornata splendente, sento il
profumo rurale e inebriante dell'erba
appena tagliata.

Lo specchio della vita.
Nasciamo, cresciamo e poi
veniamo deturpati delle nostre conquiste

Così come l'erba viene
deturpata del suo alto ciuffo

Ma... ma questo è necessario...

necessario per la sopravvivenza di tutti.

lunedì 11 maggio 2015

Il cielo

Sto disteso e guardo il cielo
Il bellissimo cielo blu di una giornata d'estate

Nuvole dalla forma variopinta viaggiano nel blu infinito

Alcune sembrano cammelli,
altre sembrano falci e martelli

No.

Non si può inquinare la bellezza del cielo con la politica.
Sarebbe un sacrilegio.

Il cielo è l'infinito ed è il contatto tra noi e il nostro Dio,
chiunque esso sia

Il mondo è contraddittorio...

Sono disgustato dalla pervenza idealista di questo mondo realista.

domenica 10 maggio 2015

è più facile essere capitalisti che comunisti

Il comunismo è il sogno di uguaglianza per l'cuni e il cancro dell'umanità per altri.
Il perché il comunismo sia, tutt'oggi, considerato un cancro è dovuto all'ignoranza e al focalizzarsi solo sulla parte "pratica" dell'ideologia.
Si sa cosa hanno combinato i vari governi comunisti del novecento( URSS, Cina, Corea del Nord, Romania eccetera) ma, bisogna dire che, quei governi erano più dittature personali( o oligarchie) che dittature del proletariato.

Ma il VERO comunismo, il vero punto fondamentale di questa ideologia è l'uguaglianza, fattore universale che non è stato rispettato in nessun governo socialista nato fin'oggi.
Forse solo la neonata Cuba e il neonato URSS di Lenin hanno cercato di rispettare questo dogma fondamentale, ma alla lunga, anche loro si sono fatti influenzare dal potere.

Dopotutto è più facile essere nemici che amici come è più facile essere cattivi che buoni.

Non so perché l'apoteosi del pensiero di uguaglianza umana, quella che ha fondato i totalitarismi del novecento( che sono la distopia dell'ideologia) sia così bistrattata.
Forse molti paragonano ancora il comunista al terrorista delle brigate rosse o a Stalin.



Dopotutto è più facile essere contro che a favore.
E' più facile essere capitalisti che comunisti.

Controllo

Prima ci furono i Romani
Poi ci furono gli Ottomani
Poi gli Inglesi
Poi gli Americani
e adesso?
e adesso le Mulinazionali

venerdì 8 maggio 2015

Ogni anno...

Ogni anno in più sulle nostre spalle è una possibilità in meno nel nostro futuro.
Man mano che invecchiamo, diminuiamo le nostra possibilità di successo.
Le nostre possibilità di realizzazione del nostro Io.

giovedì 7 maggio 2015

Dittatura e Democrazia

Esistono due tipi di governo: la dittatura e la democrazia.
Il primo è il governo di un solo uomo; il secondo è il governo di un piccolo gruppo di uomini che pensano come se fossero una sola persona.
Ma, allora, qual'è la differenza tra dittatura e democrazia?
Nessuna.
Nessuna siccome l'una è l'evoluzione dell'altra.

Gli Osservatori

La grandezza di un uomo si misura dalla sua capacità nel capire e comprendere il mondo.
Questo dono, però, appartiene solo a pochi eletti, pochi eletti che possono essere anche sconosciuti e possono anche non diventare "nessuno" nella loro vita.
Questi eletti sono gli Osservatori.

mercoledì 6 maggio 2015

La violenza

Tra tutte le caratteristiche presenti nell'indole umana, la violenza è quella più forte.
La violenza, intesa come la necessità intrinseca di ognuno di noi che ci porta a divertirci facendo del male, fisicamente o psicologicamente, ad altri simili o creature del mondo animale, è l'elemento che più caratterizza il nostro genere umano.
Non è possibile pensare a un mondo senza violenza, senza discriminazione, senza guerra.
Finché ci sara più di un uomo sulla terra queste caratteristiche esisteranno.
Ma, la domanda che bisogna porsi a questo punto è: Perché?
Perché il connubio tra l'uomo e violenza non può essere spezzato?



La risposta è tanto semplice quanto ovvia: l'uomo è un egoista collettivo. 
L'uomo è un essere strano; egli vuole tutto per sé e, contemporaneamente, vuole non essere mai solo. Due fatti così contrapposti che richiedono un compromesso dello stesso per poter soddisfare i due fattori.
Ciò porta ad avere una persona non contenta, frustata dalla società che si sfoga con la violenza.
La sempre gratuita e genuina violenza.

L'uomo è violento perché la società stessa lo rende violento.
La società capitalistica e perbenista d'oggi è, forse, il fattore più preponderante che fa elevare al massimo l'indole umana della violenza.
Essa non ci permette di essere "liberi" nel senso vero del termine, non ci permette di seguire i nostri veri sogni, sogni che sono più volte stoppati sul nascere da condizioni economiche-sociali particolari, e non ci permette di essere mai soli.

Ed essere soli è la soluzione, parziale, alla violenza.
L'uomo solo trasmette il suo rancore a cose e non disturba il collettivo.
Un collettivo che, però, cerca e vuole l'esaurimento del violento.
Un collettivo che si basa sulla violenza, perché solo essa può dare quei piccoli momenti di appagamento quotidiano di cui l'uomo ha bisogno per sopravvivere al ritmo della società moderna.



La violenza è, quindi, una caratteristica, anzi è La caratteristica dell'indole umana, caratteristica riscontrabile in OGNUNO di noi e alimentata dalla nostra attuale società capitalistica e perbenista che la critica e l'acclama allo stesso tempo. Comunque sia questa caratteristica deve essere espressa ogni tanto per permettere all'individuo di vedere il mondo con occhio critico e veritiero, azioni che non possono essere fatti se si ha la mente annebbiata dal sangue altrui.
E questa cecità nei confronti del mondo è anche uno dei fattori del perché la società attuale esalti  tanto questa proprietà umana.

Elogio al Silenzio

Il Silenzio è libertà.
Il Silenzio è verità
Il Silenzio è legge.

lunedì 4 maggio 2015

Sono di sinistra?

Nessuno si può definirsi di sinistra se prima non legge Marx.

Non dico che deve condividere i suoi pensieri, ma che deve leggerlo.
Leggerlo e cercare di capirlo.

Cercare ,perché capirlo è un'impresa molto difficile, sopratutto per chi non è un filosofo o un letterato.

L'Italia

Pensare all'Italia come il paese delle opportunità è come pensare a Mediaset come “la tua scelta libera”.

domenica 3 maggio 2015

Rivoluzione

Pensare che semplici coglioni figli di papa che vandalizzano le strade di Milano  distruggendo negozi e macchine di persone innocenti, magari padri di famiglia, vengano chiamati rivoluzionari è un insulto.
Un insulto a tutti quelli che lottano ogni giorno per un futuro migliore.
Un insulto a tutti quelli che condividono la rivoluzione come vera libertà.

La rivoluzione è il sogno della libertà, non la distruzione della società.

e pensare che c'è gente che usa questo episodio per accumulare consensi è disgusto.
Ma a che punto siamo arrivi?

La Corea del Nord: l'ultima dittatura novecentesca


La Repubblica Popolare Democratica di Corea  conosciuta più comunemente come Corea del Nord, occupa la metà settentrionale della penisola coreana, confina a nord con la Cina e per un breve tratto con la Russia a nord-est, mentre a meridione la zona demilitarizzata coreana la separa dalla Corea del Sud. A ovest è bagnata dal Mar Giallo e est dal mar del Giappone.
Secondo la costituzione, la Corea del Nord è uno Stato socialista con un sistema economico pianificato. Secondo Amnesty International, il livello di rispetto dei diritti umani è uno dei più bassi del mondo. Ciò, insieme ai dissidi con la Corea del Sud per la reciproca rivendicazione dell'intera penisola coreana, è causa di tensione con le nazioni occidentali.



Le condizioni di vita della Corea Popolare sono fortemente segnate dalle sanzioni e dagli embarghi imposti dai paesi occidentali, dalla fortissima corruzione della classe dirigente, nonché dall'isolamento politico ed economico acuitosi dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica; tali fattori, in concomitanza con diverse calamità naturali, hanno causato un impoverimento generale soprattutto nel settore agricolo negli anni novanta. Non sono disponibili dati ufficiali circa il reddito pro capite medio.
La Corea del Nord si estende per 120.540 km2, ed ha circa 24,76 milioni di abitanti (2012).
Il Paese è retto da una dittatura totalitaria di stampo stalinista costituita prendendo esempio dalle istituzioni della Repubblica Popolare Cinese ai tempi di Mao Tse-tung. Le modifiche costituzionali apportate alla morte di Kim Il-sung (avvenuta nel 1994) hanno creato per il leader defunto la carica speciale di "Presidente Eterno". Kim Jong-il, figlio e successore di Kim Il-sung è divenuto Capo assoluto del Paese col titolo ufficiale di Caro Leader, fino alla morte avvenuta il 17 dicembre 2011, carica poi passata al figlio terzogenito Kim Jong-un.
Il Paese è fortemente militarizzato e la più alta carica amministrativa è quella di Ministro della Difesa. Il servizio militare è considerato permanente in base al principio della Nazione Armata. Ogni cittadino adulto è infatti tenuto, senza esclusione di sesso, stato sociale od occupazione, a dedicare parte del proprio tempo all'esercito, attraverso la partecipazione frequente a corsi di specializzazione e formazione, parate, attività militari. La legislazione è affidata alla Suprema Assemblea del Popolo, attualmente guidata dal Presidente Kim Yong-nam.
Ciononostante, il vero comandante del paese è Kim Jong-un che applica un governo di stampo totalitario. Forse, l'ultimo vero governo di stampo totalitario simile a quelli del novecento.
Ed è per questo che il governo della Corea del Nord è destinato, se non infastidirà nessuna potenza mondiale come gli USA o la Cina, a durare in eterno.
La potenza di questa dittatura è la stessa usata prima da Stalin e poi da Hitler: l'abolizione della libertà di stampa. Questo elemento, unito a un forte isolamento, contribuisce a far sì che il nord coreano medio pensi effettivamente di vivere nell'unico mondo possibile( come succedeva a Whiston Smith in 1984) e quindi non si ribelli.
Questa è la vera forza del regime coreano.



Ciononostante è un regime debole che, in caso di cambiamenti politici, potrebbe sparire facilmente sotto il fuoco delle potenze maggiori.

L'unico motivo che fa sì che la corea del Nord rimanga l'ultima dittatura novecentesca è il fatto che nessuno ha intenzione di sprecare risorse inutili per liberare qualche migliaio di coreani che pensano ancora di vivere nel miglior paese del mondo.

sabato 2 maggio 2015

La Cina: il “comunismo perfetto”

Si dice che il capitalismo sia l'ingiusta distribuzione della ricchezza e che il comunismo sia la giusta ridistribuzione della povertà.
Bene. La Cina si trova nel mezzo tra queste due definizioni.
Il governo cinese si potrebbe definire come il “comunismo perfetto”( potremmo usare anche “capitalismo perfetto” come termine ma esso non darebbe la giusta importanza distopica alla società cinese)
Senza studiare approfonditamente l'economia e la società cinese( non è questo l'obiettivo dell'approfondimento) ci concentriamo sulla veridicità di quello detto in precedenza.
La Repubblica popolare Cinese è un governo di stampo socialista, quindi un governo che ammette un solo partito, con capitale Pechino e che attua una politica economica a stampo capitalistica.
Già questo sembrerebbe paradossale siccome il comunismo prevede un sistema economico pianificato che esula dall'economia moderna. Ciononostante la Cina la applica e, grazia alla politica socialista, ma che potremmo più definire a stampo stalinista, riesce a produrre ingenti quantità di beni di consumo a basso, bassissimo costo. E questo si vede anche in Italia dove i prodotti cinesi si presentano come vere e proprie copie fasulle di marchi più famosi. Basta andare in qualunque supermercato cinese per trovare marche come Sonia, Ateach eccetera.
Quindi questo modo “originale” di fondere il peggio del socialismo e il peggio del capitalismo ha fatto, al giorno d'oggi, della Cina una delle maggiori potenze economiche del mondo.

Come per ogni società descritta precedentemente la Repubblica popolare Cinese è una distopia storica siccome non rispetta le sue fondamenta, anche se questa colpa è dovuta principalmente alla Storia degli ultimi venti/trenta anni. Dalla caduta del muro di Berlino, e il conseguente scioglimento dell'URSS, la Cina ha dovuto abbandonare una politica economica basata su scambi commerciali tra nazioni socialiste( URSS, Cuba e Corea del Nord in primis) e adattarsi al nuovo panorama mondiale adottando il sistema capitalistico che crea più possibilità di progresso ma, di conseguenza, distribuisce la ricchezza in modo più limitato( cosa che succedeva comunque con il socialismo ma che, almeno, in teoria cercava l'uguaglianza).
Ma, siccome l'oligarchia cinese non voleva abbandonare i propri privilegi, hanno creato un nuovo modo di intendere il socialismo. Hanno creato il comunismo perfetto.



E non è un caso che Nel 2010 il paese è divenuto secondo al mondo per PIL, avendo superato il Giappone, ed alle spalle degli Stati Uniti d'America. Il PIL del paese è cresciuto con una media del 10% negli ultimi 30 anni, trasformando la Cina da una arretrata economia agricola ad una potenza economica mondiale. La Cina è inoltre l'esportatore più grande al mondo, con gli Stati Uniti, mentre è il secondo importatore più grande dopo quest'ultimo paese.
Purtroppo ,nonostante tutta questa crescita economica, la Cina presenta un esercito di poveri, visto che i ricchi in Cino sono meno di un decimo della popolazione( circa 100 milioni).
Inoltre la legge cinese è un'ulteriore segno della sua instabilità sociale. Nella repubblica Popolare Cinese c'è la pena di morte; ed essa viene data per azioni futili e che, per esempio in Italia, costerebbero solo qualche anno di carcere oppure una multa. Tra le azioni che prevedono la pena capitale più opinabili, troviamo:

  • defezione al nemico (art. 108)
  • spionaggio (art. 110)
  • fare parte di associazioni segrete a fine sovversivo
  • sovversione
  • rapina (art. 263)
  • furto di ingenti proprietà
  • furto abituale
  • usare linee telefoniche o mezzi pubblici con l'evidenza che sono rubati
  • furto di linee di comunicazione per profitto
  • riproduzione di codici telefonici per profitto
  • furto con scasso o violazione di domicilio
    Altri reati
  • causare distruzione di proprietà pubbliche o private (art. 115)
  • spargere veleno (art. 115)
  • vendita o fabbricazione di cibo nocivo o falso, di alcol tossico o di false medicine con gravi conseguenze sui consumatori (art. 141)
  • vendita o fabbricazione di prodotti falsi o nocivi (aggiunto nel 2003)
  • produzione o esposizione di materiale pornografico (non censurato o senza autorizzazione statale)
  • causare esplosioni (art. 115)
  • possesso, vendita o fabbricazione di armi, munizioni o esplosivi (art. 125)
  • gioco d'azzardo (nonostante nella regione amministrativa speciale di Macao sia legale)
  • bigamia
  • intralcio all'ordine pubblico
  • disturbo della vita dei cittadini
  • usare metodi pericolosi che causino morte o gravi lesioni (art. 115)
  • incendio doloso (art. 115)
  • lenocinio, ovvero organizzazione, forzamento, induzione, introduzione, protezione o sfruttamento della prostituzione
  • teppismo 
  • caccia di specie protette
  • uscita da quarantena mentre si ha la SARS o diffusione del virus
  • rivelazione o furto di segreti di Stato via internet
  • pirateria informatica
  • reati legati alla droga (art. 347)



Quindi, l'idea di società “normale” è molto diversa per quanto riguarda il pensiero dell'oligarchia cinese. Le leggi più interessanti da leggere sono quelle che vietano la vendita di prodotti nocivi e/o falsi, siccome è molto buffo il fatto che, nel loro paese, i cinesi rispettino queste leggi( perché se c'è la pena di morte come punizione credo vivamente che la rispettino), mentre arrivati in Europa, uso come esempio l'Italia, producano effettivamente prodotti nocivi e falsi.
Il comunismo perfetto della Cina non solo è pericoloso, siccome rischia di creare una nazione economicamente potente e con una mercè di uomini soggiogati ormai dal suo governo a stampo dittatoriale ma è anche un grave insulto alla democrazia e alla libertà siccome conte un settimo della popolazione mondiale che non ha possibilità di crearsi un futuro migliore.



venerdì 1 maggio 2015

Cuba: la realizzazione del vero comunismo( o quasi)

La Repubblica di Cuba è, come sancito dalla Costituzione cubana del 24 febbraio 1976 uno "Stato socialista di lavoratori", indipendente e sovrano, laico, organizzato come repubblica unitaria e democratica (Art. 1), in cui il potere è esercitato dal popolo mediante le Assemblee del Potere Popolare (art. 3). La revisione Costituzionale del 1992, avvenuta dopo il dibattito nelle assemblee tenute in tutto il Paese, ha prodotto una nuova Carta ispirata alle idee di José Martí e agli ideali politici di Karl Marx, Friedrich Engels e Lenin.
Le principali modifiche hanno riguardato: garanzie per gli investimenti stranieri; riconoscimento, rispetto e garanzia per le libertà religiose; una maggiore flessibilità per il commercio estero; elezione da parte dei cittadini, con voto diretto e segreto, sia dei delegati alle 14 Assemblee Provinciali sia dei deputati al Parlamento. Cuba è stato il primo Stato nel mondo a recepire nella propria Costituzione i principi ecologici della Conferenza sull'Ambiente e lo Sviluppo di Rio de Janeiro.
Al Partito Comunista Cubano (PCC) "martiano e marxista-leninista" è assegnato il ruolo di "avanguardia organizzata della nazione cubana" (art. 5). Non propone candidati e tanto meno partecipa alle elezioni non essendoci competizione con altri partiti. Infatti nessun partito politico è autorizzato a nominare candidati o fare campagna elettorale. La Costituzione riconosce il diritto di parola di ognuno ma l'articolo 62 limita l'esercizio delle libertà personali affermando che queste non possono essere esercitate in contrasto con lo Stato socialista e con la volontà popolare di edificare il comunismo. Gli oppositori del sistema politico vigente sostengono che queste condizioni implichino la non libertà dei processi elettorali.



Comunque a Cuba, sembra essersi instaurato l'unico governo che più s'avvicina all'ideale socialista e quindi il governo meno distopico. Infatti, dal punto di vista dell'alfabetizzazione essa è al secondo posto secondo il Report 2007/2008 del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo e questa è una grande conquista per un paese dell'America latina.
Per quanto riguarda, invece l'economia, Cuba adotta un sistema economico pianificato che sfrutta gli scambi economici con gli altri stati “socialisti” come Cina e la Corea del Nord e con molti stati dell'America latina.
Inoltre dal punto di vista dei diritti fondamentali Cuba si piazza al primo posto su tutti i fronti( diritto all'istruzione, diritto all'abitazione, diritto all'alimentazione e all'acqua potabile eccetera) per quanto riguarda l'America latina.
Quindi questo stato sembrerebbe la constatazione che il sogno di Marx non era propriamente utopistico?
Non esattamente. Infatti a Cuba tutto quello che riguarda i diritti fondamentali dell'uomo è rispettato ma, tutto quello che riguarda le libertà no.
La libertà di espressione è molto limitata, e in certi casi negata, siccome tutte gli organi di informazioni non possono essere privati e l'utilizzo di internet è disponibile solo per il popolo più abbiente del paese a causa dei costi elevati.

Cuba è forse l'unica nazione che ha adottato il sistema socialista ed è riuscita ad avvicinarsi di più a quell'ideale. Nonostante ciò dalla caduta del muro di Berlino l'economia cubana è scesa sempre più a compromessi e, si pensa che, dopo la dipartita di Fidel Castro finirà l'ultimo sogno socialista presente sulla terra.

Internet: il nuovo “Big Brother”?

Negli ultimi cinque anni lo sviluppo di internet è stato impressionane. Oramai non è concepibile una vita senza avere uno smartphone, oppure senza usare Google, Facebook eccetera.
Tutti sono dipendenti. Nessuno escluso.
E il bello di internet è che si presenta come la democrazia: libera e appartenente al popolo. Ma, come la democrazia, internet ci riempe, ogni giorno, di informazioni che sono una l'opposto dell'altra causando la disinformazione che è pari, se non peggio, al nascondere i fatti.
Il capire se un'informazione è vera o fittizia dipende da ognuno di noi e, in particolare, dalla nostra cultura generale. Per questo i giovani sono la classe più colpita da questo nuovo “virus”.
Virus perché riesce a far discutere le persone su fatti futili e impossibili da verificare.



Internet ha due facce: una utopica e l'altra distopica.
La parte utopica è quella che permette di condividere i propri pensieri, le proprie informazioni, di conoscere il mondo e creare un collegamento tra noi e le persone che distano migliaia di chilometri da noi. Tutto ciò rimpicciolisce ancora di più il mondo e permette di non perderci mai. Tutto ciò ci permette di non essere mai soli.
E, il non essere mai soli è un aspetto, per certi versi, distopico.
Distopico perché siamo sempre controllati da internet, le nostre webcam possono essere hakerate, le nostre password eluse, le nostre informazioni personali sono di dominio pubblico appena ci registriamo in un social network eccetera.
Insomma internet come un bambino quando nasce: egli può diventare quelle che vuole.
E cosa sarà internet dipende soprattutto dalla società.

Solo essa può decidere se diventerà il nuovo Grande Fratello o il mezzo per creare un mondo migliore.