sabato 2 maggio 2015

La Cina: il “comunismo perfetto”

Si dice che il capitalismo sia l'ingiusta distribuzione della ricchezza e che il comunismo sia la giusta ridistribuzione della povertà.
Bene. La Cina si trova nel mezzo tra queste due definizioni.
Il governo cinese si potrebbe definire come il “comunismo perfetto”( potremmo usare anche “capitalismo perfetto” come termine ma esso non darebbe la giusta importanza distopica alla società cinese)
Senza studiare approfonditamente l'economia e la società cinese( non è questo l'obiettivo dell'approfondimento) ci concentriamo sulla veridicità di quello detto in precedenza.
La Repubblica popolare Cinese è un governo di stampo socialista, quindi un governo che ammette un solo partito, con capitale Pechino e che attua una politica economica a stampo capitalistica.
Già questo sembrerebbe paradossale siccome il comunismo prevede un sistema economico pianificato che esula dall'economia moderna. Ciononostante la Cina la applica e, grazia alla politica socialista, ma che potremmo più definire a stampo stalinista, riesce a produrre ingenti quantità di beni di consumo a basso, bassissimo costo. E questo si vede anche in Italia dove i prodotti cinesi si presentano come vere e proprie copie fasulle di marchi più famosi. Basta andare in qualunque supermercato cinese per trovare marche come Sonia, Ateach eccetera.
Quindi questo modo “originale” di fondere il peggio del socialismo e il peggio del capitalismo ha fatto, al giorno d'oggi, della Cina una delle maggiori potenze economiche del mondo.

Come per ogni società descritta precedentemente la Repubblica popolare Cinese è una distopia storica siccome non rispetta le sue fondamenta, anche se questa colpa è dovuta principalmente alla Storia degli ultimi venti/trenta anni. Dalla caduta del muro di Berlino, e il conseguente scioglimento dell'URSS, la Cina ha dovuto abbandonare una politica economica basata su scambi commerciali tra nazioni socialiste( URSS, Cuba e Corea del Nord in primis) e adattarsi al nuovo panorama mondiale adottando il sistema capitalistico che crea più possibilità di progresso ma, di conseguenza, distribuisce la ricchezza in modo più limitato( cosa che succedeva comunque con il socialismo ma che, almeno, in teoria cercava l'uguaglianza).
Ma, siccome l'oligarchia cinese non voleva abbandonare i propri privilegi, hanno creato un nuovo modo di intendere il socialismo. Hanno creato il comunismo perfetto.



E non è un caso che Nel 2010 il paese è divenuto secondo al mondo per PIL, avendo superato il Giappone, ed alle spalle degli Stati Uniti d'America. Il PIL del paese è cresciuto con una media del 10% negli ultimi 30 anni, trasformando la Cina da una arretrata economia agricola ad una potenza economica mondiale. La Cina è inoltre l'esportatore più grande al mondo, con gli Stati Uniti, mentre è il secondo importatore più grande dopo quest'ultimo paese.
Purtroppo ,nonostante tutta questa crescita economica, la Cina presenta un esercito di poveri, visto che i ricchi in Cino sono meno di un decimo della popolazione( circa 100 milioni).
Inoltre la legge cinese è un'ulteriore segno della sua instabilità sociale. Nella repubblica Popolare Cinese c'è la pena di morte; ed essa viene data per azioni futili e che, per esempio in Italia, costerebbero solo qualche anno di carcere oppure una multa. Tra le azioni che prevedono la pena capitale più opinabili, troviamo:

  • defezione al nemico (art. 108)
  • spionaggio (art. 110)
  • fare parte di associazioni segrete a fine sovversivo
  • sovversione
  • rapina (art. 263)
  • furto di ingenti proprietà
  • furto abituale
  • usare linee telefoniche o mezzi pubblici con l'evidenza che sono rubati
  • furto di linee di comunicazione per profitto
  • riproduzione di codici telefonici per profitto
  • furto con scasso o violazione di domicilio
    Altri reati
  • causare distruzione di proprietà pubbliche o private (art. 115)
  • spargere veleno (art. 115)
  • vendita o fabbricazione di cibo nocivo o falso, di alcol tossico o di false medicine con gravi conseguenze sui consumatori (art. 141)
  • vendita o fabbricazione di prodotti falsi o nocivi (aggiunto nel 2003)
  • produzione o esposizione di materiale pornografico (non censurato o senza autorizzazione statale)
  • causare esplosioni (art. 115)
  • possesso, vendita o fabbricazione di armi, munizioni o esplosivi (art. 125)
  • gioco d'azzardo (nonostante nella regione amministrativa speciale di Macao sia legale)
  • bigamia
  • intralcio all'ordine pubblico
  • disturbo della vita dei cittadini
  • usare metodi pericolosi che causino morte o gravi lesioni (art. 115)
  • incendio doloso (art. 115)
  • lenocinio, ovvero organizzazione, forzamento, induzione, introduzione, protezione o sfruttamento della prostituzione
  • teppismo 
  • caccia di specie protette
  • uscita da quarantena mentre si ha la SARS o diffusione del virus
  • rivelazione o furto di segreti di Stato via internet
  • pirateria informatica
  • reati legati alla droga (art. 347)



Quindi, l'idea di società “normale” è molto diversa per quanto riguarda il pensiero dell'oligarchia cinese. Le leggi più interessanti da leggere sono quelle che vietano la vendita di prodotti nocivi e/o falsi, siccome è molto buffo il fatto che, nel loro paese, i cinesi rispettino queste leggi( perché se c'è la pena di morte come punizione credo vivamente che la rispettino), mentre arrivati in Europa, uso come esempio l'Italia, producano effettivamente prodotti nocivi e falsi.
Il comunismo perfetto della Cina non solo è pericoloso, siccome rischia di creare una nazione economicamente potente e con una mercè di uomini soggiogati ormai dal suo governo a stampo dittatoriale ma è anche un grave insulto alla democrazia e alla libertà siccome conte un settimo della popolazione mondiale che non ha possibilità di crearsi un futuro migliore.



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