lunedì 20 febbraio 2017

Neve

Neve.

Calda,
Fulgida,
Magica Neve

Così morbida,
così letale
così coraggiosa.

Ci inciti alla sfida
la sfida di cavalcarti,

Per le discese
per le curve
per quel prato di morbidi petali bianchi.



Con una tavola,
con un sogno.

domenica 11 dicembre 2016

Solitudine

L'essere umano e un'animale dipendente dal contatto con gli altri.
Ne siamo assuefatti, come se fosse una droga.

Proviamo piacere quando stiamo con gli altri, amiamo gli altri, ma paradossalmente, allo stesso tempo, preferiamo restare da soli.

Preferiamo la solitudine.

Ma, una volta soli, rimpiangiamo la compagnia.. per quando misere possa essere.

Personalmente, penso che questo problema, quello della solitudine, non risieda nelle caratteristiche universali della nostra razza; penso invece che questo "difetto" sia dovuto sopratutto dalla qualità delle persone che ci fanno compagnia... dalla qualità della socializzazione.

Ormai sembra assopito il fatto che le persone più loquaci debbano ritrovarsi tra di loro, così come quelle più umili... questo per creare una giusta connessione e poter facilmente rispondere alla domanda "facciamo qualcosa che piaccia a tutti" e non rincorrere nella cosidettà "via di mezzo" che non accontenta nessuno e crea solo infelicità.
Ciononostante cosa succede se questa persona di cultura è costretto a socializzare con gente più "ignorante" perchè non trova persone della sua altezza? Perché non trova nessuno che possa capirlo veramente?

Magari, possiamo supporre che viva in una piccola cittadina, lontano dai grandi centri culturali dove gli intellettuali si siedono a bere vino millesimato e a parlare di politica attuale paragonandola a quella di inizio novecento. Oppure potrebbe essere cresciuto con un gruppo di amici di intelligenza inferiore, ed essersi abituato a restare con quello standard,; così come gli antichi facevano quando cambiavano habitat.

Ma, per puro caso portiamo questo saccente intellettuale in una grande città, se per puro caso lo confrontiamo con una realtà dove lui non è più il "solo" ma solo uno dei tanti intellettuali; cosa succederebbe?

"c'è sempre un po' di vanità nascosta in ognuno di noi" 
diceva  Che Guevara.



Il nostro giovane si troverebbe spiazzato, magari anche un po' ignorante, e non accetterebbe il fatto di essere un dei tanti. Ma non accetterebbe neanche il fatto di essere in un mondo di ignorante, e quindi di tornare nel suo poto nativo.

Il conclusione: Solitudine.

Rimarrebbe solo.

Come i grandi della storia,
Come i mostri del mondo,
Come l'uomo moderno.

La soluzione?

C'è anche se, per raggiungerla, bisogna navigare nel mare di "socialità, che ammorba questo mondo.
Può sembrare banale, qualunquista e ripetitiva, ma è sempre la stessa: L'Amore.

Se troviamo "quella giusta" possiamo sopportare un po' la solitudine.

Sia quella che si prova la sera a letto,
sia quella che si prova in mezzo a un cozzaglia inanimata in discoteca.



domenica 27 novembre 2016

El Cielo Rojo

Il sogno si dissipa
con la tua fine

Il Rosso si addormenta
il romanticismo finisce
la speranza nell'uomo svanisce

Il Rosso diventa nero,
e tutto finisce.

Il più grande sogno,
del secolo scorso,
è diventato vano...

Dopotutto prima o poi dovevamo svegliarci...

Dovevamo capire che l'uomo non è nato per essere felice,


Riposa in Pace,

e salutami il Comandante,

Hasta Siempre...


domenica 13 novembre 2016

La Doccia

Come ogni sera,
arrivate le 6 di pomeriggio,
mi faccio una doccia.

All'inizio l'acqua è fredda,
la lasco riscaldare.

Quando,
piano piano,
un fumo riconducibile all'espresso
per Hogwarts,
fuoriesce dalla vasca;

capisco che è il momento di buttarmi.

L'acqua mi inebria,
con il suo calore,
con la sua bontà,
con i suoi profumi...

è magnifica.

Mi fa pensare ai discorsi interrotti della giornata,
mi fa pensare alle battute che avrei potuto fare,
e alle frasi che avrei potuto dire...

Mi rende più intelligente,
mi rende più felice,
mi rende più vivo...

Mi rende Innamorato.

Ma
all'improvviso,
come un dosso artificiale,
Arriva.

L'acqua fredda.



E lì,
comincio,
a bestemmiare,
a maledire gli altri,
a non pensare....

Mi allontano dalla doccia
e aspetto.

Aspetto che cambi umore,
che diventi più calda
più accogliente...

In quel momento la vorrei calmare,
magari parlandole,
per capire

per capire Perché!

Perché faccia così,
perché sia così indisponibile,
con me,
con tutto l'amore che gli do.

Ma...


Ma Poi,
appena si calma,
ritorno sotto
a finire il sogno,
a colmare il vuoto

ad essere innamorato.


sabato 5 novembre 2016

Il (Nostro) Cinema personale

Pensiamo di vivere in un eterno cinema,
sempre con i poc-corn a destra,
e la Coca Cola in mano,
ad assistere...

... ad assistere  allo spettacolo della nostra vita.

Non pensiamo neanche per un secondo di avere il potere
di cambiare le cose,
di cambiare veramente la (nostra) vita.

Abbiamo il controllo della sala,
ma preferiamo crogiolarci
come maiali
finché il Fato non interverrà

trovandoci il lavoro,
trovandoci l'Amore,
trovandoci un futuro.



Ma il Fato ama scherzare,
ama prenderci in giro,
e non agirà.

Bisogna alzarsi da quel divano,
bisogna smettere di mangiare e bere,
e bisogna andare là,
di fronte allo schermo,

e finire di scrivere la nostra Storia,

Ma stavolta,
come desideriamo,
e non come fa comodo al Fato.

Per imparare a ricevere un Sì, bisogna imparare a evitare i No.

Svegliatevi,
Buttatevi,
Vivete,

Ma soprattutto...

... siate voi stessi.

lunedì 31 ottobre 2016

LIbertà

Vola.
Fregandosene del mondo...
mostrandosi in tutta la sua maestosità.

Con i suoi movimenti sinuosi...
con la sua sfacciataggine...
si prende gioco di ognuno di noi...

dell'uomo moderno,
dell'uomo estinto,
del ricco,
del povero,
del signor G.

Nessuno può eguagliarlo,
nessuno può avvicinarsi alla sua completezza.



Anche se non ha “l'evoluzione” umana,
anche se non ha la sua inventiva...
o la sua predisposizione a volare alto...
si dimostra comunque l'essere perfetto.

L'essere definitivo.

La vera immagine di Dio...

il gabbiano.

La Libertà.

mercoledì 26 ottobre 2016

Nuovo Modo (?)

A volte penso a come sarebbe stato se la Storia avrebbe dato il merito agli altri.
Ai "cattivi"..

Mi immagine un mondo dipinto di rosso, come quello attuale...
Immerso in piccole quelle di confine, come quello attuale...
dove un'ideologia, ormai passata, cerca di instaurarsi trovando la diffidenza della gente comune, come quello attuale...



Non sembra un quadro molto diverso da quello che vediamo oggigiorno...

Anzi, forse forse, sto descrivendo lo stesso quadro...

... forse solo un po' meno dettagliato, un po' più invisibile.

Un quadro dove non si vedono tanto i difetti, ma solo perché sono disegnati con più superficialità.

Perché alla fine non è l'idea che crea una Nazione, ma l'uomo.

Perché alla fine l'idea è perfetta, Utopica, ma perfetta...

.... mentre l'uomo...



... è l'uomo.