domenica 11 dicembre 2016

Solitudine

L'essere umano e un'animale dipendente dal contatto con gli altri.
Ne siamo assuefatti, come se fosse una droga.

Proviamo piacere quando stiamo con gli altri, amiamo gli altri, ma paradossalmente, allo stesso tempo, preferiamo restare da soli.

Preferiamo la solitudine.

Ma, una volta soli, rimpiangiamo la compagnia.. per quando misere possa essere.

Personalmente, penso che questo problema, quello della solitudine, non risieda nelle caratteristiche universali della nostra razza; penso invece che questo "difetto" sia dovuto sopratutto dalla qualità delle persone che ci fanno compagnia... dalla qualità della socializzazione.

Ormai sembra assopito il fatto che le persone più loquaci debbano ritrovarsi tra di loro, così come quelle più umili... questo per creare una giusta connessione e poter facilmente rispondere alla domanda "facciamo qualcosa che piaccia a tutti" e non rincorrere nella cosidettà "via di mezzo" che non accontenta nessuno e crea solo infelicità.
Ciononostante cosa succede se questa persona di cultura è costretto a socializzare con gente più "ignorante" perchè non trova persone della sua altezza? Perché non trova nessuno che possa capirlo veramente?

Magari, possiamo supporre che viva in una piccola cittadina, lontano dai grandi centri culturali dove gli intellettuali si siedono a bere vino millesimato e a parlare di politica attuale paragonandola a quella di inizio novecento. Oppure potrebbe essere cresciuto con un gruppo di amici di intelligenza inferiore, ed essersi abituato a restare con quello standard,; così come gli antichi facevano quando cambiavano habitat.

Ma, per puro caso portiamo questo saccente intellettuale in una grande città, se per puro caso lo confrontiamo con una realtà dove lui non è più il "solo" ma solo uno dei tanti intellettuali; cosa succederebbe?

"c'è sempre un po' di vanità nascosta in ognuno di noi" 
diceva  Che Guevara.



Il nostro giovane si troverebbe spiazzato, magari anche un po' ignorante, e non accetterebbe il fatto di essere un dei tanti. Ma non accetterebbe neanche il fatto di essere in un mondo di ignorante, e quindi di tornare nel suo poto nativo.

Il conclusione: Solitudine.

Rimarrebbe solo.

Come i grandi della storia,
Come i mostri del mondo,
Come l'uomo moderno.

La soluzione?

C'è anche se, per raggiungerla, bisogna navigare nel mare di "socialità, che ammorba questo mondo.
Può sembrare banale, qualunquista e ripetitiva, ma è sempre la stessa: L'Amore.

Se troviamo "quella giusta" possiamo sopportare un po' la solitudine.

Sia quella che si prova la sera a letto,
sia quella che si prova in mezzo a un cozzaglia inanimata in discoteca.



domenica 27 novembre 2016

El Cielo Rojo

Il sogno si dissipa
con la tua fine

Il Rosso si addormenta
il romanticismo finisce
la speranza nell'uomo svanisce

Il Rosso diventa nero,
e tutto finisce.

Il più grande sogno,
del secolo scorso,
è diventato vano...

Dopotutto prima o poi dovevamo svegliarci...

Dovevamo capire che l'uomo non è nato per essere felice,


Riposa in Pace,

e salutami il Comandante,

Hasta Siempre...


domenica 13 novembre 2016

La Doccia

Come ogni sera,
arrivate le 6 di pomeriggio,
mi faccio una doccia.

All'inizio l'acqua è fredda,
la lasco riscaldare.

Quando,
piano piano,
un fumo riconducibile all'espresso
per Hogwarts,
fuoriesce dalla vasca;

capisco che è il momento di buttarmi.

L'acqua mi inebria,
con il suo calore,
con la sua bontà,
con i suoi profumi...

è magnifica.

Mi fa pensare ai discorsi interrotti della giornata,
mi fa pensare alle battute che avrei potuto fare,
e alle frasi che avrei potuto dire...

Mi rende più intelligente,
mi rende più felice,
mi rende più vivo...

Mi rende Innamorato.

Ma
all'improvviso,
come un dosso artificiale,
Arriva.

L'acqua fredda.



E lì,
comincio,
a bestemmiare,
a maledire gli altri,
a non pensare....

Mi allontano dalla doccia
e aspetto.

Aspetto che cambi umore,
che diventi più calda
più accogliente...

In quel momento la vorrei calmare,
magari parlandole,
per capire

per capire Perché!

Perché faccia così,
perché sia così indisponibile,
con me,
con tutto l'amore che gli do.

Ma...


Ma Poi,
appena si calma,
ritorno sotto
a finire il sogno,
a colmare il vuoto

ad essere innamorato.


sabato 5 novembre 2016

Il (Nostro) Cinema personale

Pensiamo di vivere in un eterno cinema,
sempre con i poc-corn a destra,
e la Coca Cola in mano,
ad assistere...

... ad assistere  allo spettacolo della nostra vita.

Non pensiamo neanche per un secondo di avere il potere
di cambiare le cose,
di cambiare veramente la (nostra) vita.

Abbiamo il controllo della sala,
ma preferiamo crogiolarci
come maiali
finché il Fato non interverrà

trovandoci il lavoro,
trovandoci l'Amore,
trovandoci un futuro.



Ma il Fato ama scherzare,
ama prenderci in giro,
e non agirà.

Bisogna alzarsi da quel divano,
bisogna smettere di mangiare e bere,
e bisogna andare là,
di fronte allo schermo,

e finire di scrivere la nostra Storia,

Ma stavolta,
come desideriamo,
e non come fa comodo al Fato.

Per imparare a ricevere un Sì, bisogna imparare a evitare i No.

Svegliatevi,
Buttatevi,
Vivete,

Ma soprattutto...

... siate voi stessi.

lunedì 31 ottobre 2016

LIbertà

Vola.
Fregandosene del mondo...
mostrandosi in tutta la sua maestosità.

Con i suoi movimenti sinuosi...
con la sua sfacciataggine...
si prende gioco di ognuno di noi...

dell'uomo moderno,
dell'uomo estinto,
del ricco,
del povero,
del signor G.

Nessuno può eguagliarlo,
nessuno può avvicinarsi alla sua completezza.



Anche se non ha “l'evoluzione” umana,
anche se non ha la sua inventiva...
o la sua predisposizione a volare alto...
si dimostra comunque l'essere perfetto.

L'essere definitivo.

La vera immagine di Dio...

il gabbiano.

La Libertà.

mercoledì 26 ottobre 2016

Nuovo Modo (?)

A volte penso a come sarebbe stato se la Storia avrebbe dato il merito agli altri.
Ai "cattivi"..

Mi immagine un mondo dipinto di rosso, come quello attuale...
Immerso in piccole quelle di confine, come quello attuale...
dove un'ideologia, ormai passata, cerca di instaurarsi trovando la diffidenza della gente comune, come quello attuale...



Non sembra un quadro molto diverso da quello che vediamo oggigiorno...

Anzi, forse forse, sto descrivendo lo stesso quadro...

... forse solo un po' meno dettagliato, un po' più invisibile.

Un quadro dove non si vedono tanto i difetti, ma solo perché sono disegnati con più superficialità.

Perché alla fine non è l'idea che crea una Nazione, ma l'uomo.

Perché alla fine l'idea è perfetta, Utopica, ma perfetta...

.... mentre l'uomo...



... è l'uomo.

martedì 25 ottobre 2016

Esistere

L'uomo è un essere alla costante ricerca di se stesso.
Alla costante ricerca della sua esistenza...

Il fatto di esistere, di essere qualcosa di vivo, REALE, sfugge ai più.

Nessuno può dire con certezza di esistere.

Nessuno può dire che quello che tocchiamo sia reale, che quello che leggiamo sia frutto della mente di altre persone e che quello che viviamo siano eventi creati solamente dal caos.

Nessuno può dire con certezza se ci troviamo nel modo reale o in un immenso, infinito sogno ( o incubo).

Ma... c'è un MA...

Esistono dei metodi, verifiche possiamo chiamarle, per capire se siamo o non veramente qui... veramente vivi.

Queste verifiche si posso riassumere con una e una sola parola:

AUTODISTRUZIONE



Solo portando al limite il nostro corpo e i nostri sensi possiamo effettivamente sentire la nostra esistenza.


Queste verifiche sono date da tre fattori: Alcool, Sesso e Violenza.

L'alcool inebria i nostri sensi, lasciando da parte la questione molare che tanto frena l'uomo moderno e ci porta... piano, piano... verso quel meraviglioso limbo oscuro dove non esistono più dolore, preoccupazioni e problemi...

... il difetto di questo metodo per testare la realtà sta nel fatto che si rischia, se si esagera, di rimanere in quel limbo per sempre.

Il Sesso è l'antistress per eccellenza. Goia, Eccitazione... Amore tutti sentimenti positivi che compongono forse il miglior metodo di testare la realtà che esista, per quando riguarda il fattore qualità/conseguenza.

Infine c'è la Violenza. La natura umana. Forse l'unica che riesce a liberarci del sentimento che più di tutti ci imprigiona in questo mondo nefasto: L'ODIO.

La violenza ci aiuta a sfogarci.

L'uomo è un animale, un animale violento... e gode nel veder soffrire gli altri.

Potrebbe sembrare brutto da dire ma è la realtà: Per capire che esistiamo dobbiamo capire che esistono anche gli altri.. e la Violenza ( così come il Sesso) ci aiutano in quest'impresa.



In conclusione: come si fa a capire se esistiamo oppure no?

Mancanza di preoccupazioni, Rilassamento, Gioia, Eccitazione, Amore, Odio profondo, Adrenalina... sono tutti  i fattori scatenanti che nascono se si adoperano uno qualsiasi di questi metodi.

Cosa hanno in comune?

Sono emozioni forti.

Ecco...

Questa è la risposta.

Per vivere; per esistere... bisogna provare emozioni forti.


lunedì 5 settembre 2016

è Reale?

Quante volte ti è capitato di pensare: è reale?

Quante volte hai abbracciato una persona e ti sei chiesto se esiste veramante, se è realmente lì, davanti a te, oppure se è solo frutto della tua fantasia.

Dopotutto come possiamo capire se qualcosa sia effettivamente reale?

Basta che i 5 sensi rispondano positivamente a questo frutto per identificarlo come reale? Oppure la realtà è qualcosa di più soggettiva?

Molte volte, mi convinco  di vivere in un sogno; in una proiezione immaginaria del mondo dove io, e solo io, ho il controllo. In questo mondo non esistono le persone, non esistono gli oggetti, non esiste nulla fuorché il mio pensiero, la mia coscienza. In pratica il mio mondo, la mia casa, la mia macchina, i miei amici, le ragazze in discoteca... sono solo proiezioni della mia mente... sono solo fantasmi del mio IO.

Lo so che sembra molto pretenzioso e rinascimentale, il concetto che noi siamo lo zero, il centro; il sole e il mondo ruota, anzi no, VIVE, grazie a noi.. ma nella vita di tutti i giorni si assistono a indizi che confutano la mia teoria. 

Vi è mai capitato di ricordarvi, improvvisamente, di una persona cara, e rivederla poco dopo? O di pensare a qualcuno e ricevere un suo messaggio settimane dopo?

Coincidenza?

Destino?

Oppure semplici segnali del nostro cervello che vuole ricordare una determinata forma, un determinato fantasma.

Lo so che queste sono discorsetti filosofici da illuministi del tardo settecento... ma sarebbe bello se noi fossimo il fulcro, il sole... e la vita fosse solo un'immensa illusione volta a farci sognare, a farci vivere i nostri giorni migliori, in attesa dell'unico atto che ci accomuna.

La Morte.

lunedì 30 maggio 2016

Se non pensassi "Sé"

Passiamo l'intera vita a pensare con il "sé".

" sé avessi fatto questo.."
" sé gli avessi parlato..."
" sé avessi studiato..."

eccetera eccetera.

Ci concentriamo sempre più sul passato che sul futuro.
Sul ieri anziché sull'oggi.

La mente umana è maledettamente stupida.
Se il tempo fosse un'unità di misura e oggi fosse il giorno zero; la nostra mente penserebbe a come risolvere i problemi del giorno -1.
Ma i problemi del passato non si possono risolvere. Si possono soltanto dimenticare

... o conviverci.

Se ieri non hai avuto la forza di rispondere... tormentarsi sul un "passato alternativo" risulta un'inutile perdita di tempo.

La soluzione è non pensare più a ieri.
Non dire più "sé".
E buttarsi. Buttarsi sempre.

Sulle conversazioni, sulle situazioni, sulle opportunità.

Solo essendo spontanei possiamo essere felici.

Magari sbaglieremo. Ma sarà una nostra scelta. Una scelta reale che, in futuro,ci darà risvolti positivi.



Siate voi Stessi.
Sempre.

domenica 29 maggio 2016

Luna

La luce nell'oscurità,
La vita nella morte,

Quella piccola, minuscola, speranza di felicità
Circondata dalle tenebre

Circondata dal mondo

che ci spinge giù
sempre più giù

Fino all'incompletezza dell'anima.



Solo l'altra parte può completarci,
solo così possiamo essere il cerchio perfetto

Che riflette nell'oscurità
e dona la vita
e dona la forza nel credere

nel credere nei sogni.


domenica 17 aprile 2016

II limite della libertà

La vita odierna si classifica in tre grandi stadi:
- primo stadio : la scuola;
- secondo stadio: il lavoro;
- terzo stadio: la vecchiaia;

Di questi, il secondo è quello più importante; quello che ci permette di vivere giorni VERI.

Questo perché il lavoro da la possibilità di avere il denaro ( risorsa imprescindibile per raggiungere il nostro scopo) e da quel senso di oppressione che ci permette di gustarci al meglio il fine-settimana.

Quindi, ricapitolando per vivere bisogna lavorare, bisogna odiare la settimana per arrivare a quel fatidico momento in cui abbiamo la possibilità di raggiungere i nostri limiti.

Il momento in cui possiamo illuderci di spezzare le catene de conformismo e essere noi... solo IO.

Ma, a volte il " solo IO" ci spaventa più di quanto osiamo immaginare, perché siamo abituati a vivere con la nostra maschera; maschera cucita in periodo scolastico e saldata con i primi anni di lavoro.

La maschera del conformismo.



E questa maschera, piano piano, si appropria anche ( è paradossale ma è vero) del nostro IO e ci porta a essere i fantasmi della nostra società.

Basta pensare con si pensa di raggiungere i limiti della vita: Alcohol.

Il nettare che inebetisce la nostra parte intelligente e ci porta a comportamenti egoistici e patetici.
Il diavolo della società moderna.

Un diavolo tentatore, che va controllato e tenuto a bada... un diavolo con cui bisogna sempre confrontarsi ogni volta che si cerca di liberarsi dalle catene della società.

Un diavolo comune a molte persone oggigiorno...

Il diavolo della società moderna.

Solo le persone veramente forti possono affrontare il diavolo e vincervi... gli altro possono solo evitarlo o soccombere, soccombere e morire ( o rischiare di farlo).

Ma, nonostante tutto, la società a bisogno di questa inutile carezza di libertà per dar un senso di vita maggiore.

Pane e Circo dicevano i Romani

Alcohol e Discoteca dice la società moderna.

Alla fine l'uomo è sempre l'uomo, con le sue debolezze e la sua stupida illusione che questo sia il miglior mondo possibile.



domenica 28 febbraio 2016

Quando l'avversario non merita rispetto

In ogni disciplina sportiva ci insegnano a rispettare il nostro avversario, a stringergli la mano prima dell'incontro e ad aiutarlo a rialzarsi dopo averlo sconfitto.

Ogni sport si fonda sul rispetto reciproco, prerogativa  vitale se si vuole vedere un bello spettacolo.

Ma questo stato mentale, per quanto giusto che sia, può creare dei problemi quando davanti non trovi più un avversario ma un aggressore.

Se si esce dal rettangolo di gioco chiunque ti attacchi, non deve meritare rispetto... non se è stato quest'ultimo a cominciare.

Ma chi è abituato a portare rispetto per l'avversario, se non è pienamente cosciente della situazione, non riesce a confonderlo da un aggressore.

Così l'aggressore diventa l'avversario e ciò provoca una sottovalutazione della persona che si ha di fronte.

Persona che sicuramente non proverà nessuna forma di rispetto, soprattutto se minaccia con un coltello o una pistola.

Ma esiste una disciplina, che esula dalle altre, e che ci mette d''avanti, da subito, un aggressore e non un avversario. Di conseguenza:

L'aggressore diventa l'aggressore e il freno del "rispetto" viene meno e ci porta da a trattarlo come merita di essere trattato.

Questa disciplina è il Krav Maga,

Forse non sarà una disciplina bella da vedere come il Karate, non forgerà un corpo come quello di un pugile... ma, sicuramente, riuscirà a salvarvi la vita se vi ritroverete davanti a uno stupido.

Un'arte funzionale... tutto qui.

Un'arte che si impara velocemente (rispetto alle arti orientali) e che ti prepara psicologicamente per dover affrontare un giorno ( sperando mai) un'eventuale aggressione.

Un'arte molto variegata che fonde le migliori , in termini di facilità di apprendimento, efficacia e funzionalità, tecniche di ogni disciplina che ci mette di fronte una persona.

A che serve fare mosse artistiche ed eleganti se ti trovi di fronte un bestione armato di coltello?

A niente.

E sapendo il Krav?

Bhe', in questo caso, le possibilità di uscire vivo (non illeso ma vivo) sono lievemente maggiori.




In conclusione il Krav è l'arte della strada, quella che ci permette di camminare più tranquilli la sera... sapendo che, se qualcuno dovrebbe aggredirci, se tutto va bene, sara quest'ultimo a pentirsene.








Ti dovevo liberare

Potevo ammazzarti.
Volevo ammazzarti.

Per un secondo, un piccolo minuscolo ma importante secondo ho pensato di ammazzarti.

Forse, un tempo, questa odiosa idea non mi sarebbe minimamente venuta... ma adesso, adesso so' di avere i mezzi per ammazzarti...

Perché non ho reagito?

Perché non ti ho spaccato la mascella ?

Perché non ho sfogato il mio demone interiore , invece, di soffocarlo con la gentilezza dell'uomo "pacifico"?

Mi chiedo se ignorare uno stupido che t'insulta sia un atto di virtù o di vigliaccheria.

Un atto da gentiluomini o da cagasotto...

Personalmente penso che avendo i mezzi per far del male una persona che cerca di provocarti, non usare la violenza sia l'atto più denigrante per lo stupido, perché lo si abbassa a semplice essere che non merita nemmeno il rispetto dell'uomo... ma non avendo i mezzi... si esce comunque a testa alta?



o diventa un semplice gesto da vigliacco?


mercoledì 17 febbraio 2016

Dio è lunatico

Oggi, stavo riflettendo su Dio...

E mi è sorta una domanda...

... una domanda strana, diversa, insolita

... una domanda che forse in pochi si sono fatti ..

Dio esiste?

Noa...

La mia mente non è così banale.

La vera domanda era:

E se Dio fosse una donna??

Dal punto di vista sociologico questa domanda potrebbe capovolgere la situazione politica della Chiesa cattolica in un batter d'occhio,
Perché Dio ha avuto un figlio con una donna..

...quindi gli "altri" sarebbero "giusti" e noi saremmo "sbagliati".

Quindi la Famiglia sarebbe asessuata e la nostra società sarebbe un insulto a Dio stesso.

Ma questi sono solo pensieri di una mente malata...

Pensieri...


P.S.

E non provare a dire che due donne non possono fare un figlio, perché un un mondo in cui una sedicenne vergine concepisce un semidio tutto è possibile

mercoledì 10 febbraio 2016

Il fuoco

Il fuoco è caos
Il fuoco è arte

L'arte della natura

Così eccitante tanto nella sua Potenza
Quanto nella sua grazia

nel scegliere quelle tonalità

accese
Brillanti
Arancee

Che rendono insulsa l'arte nostrana
Di fronte alla Madre.

martedì 9 febbraio 2016

L'auto e la vita

La vita è come un lungo viaggio in macchina...

C'è che decide di andare piano, a testa bassa potremmo dire, è non correre il rischio di un incidente...

C'è che guida in modo distratto e non riesce mai a vedere che cosa ha di fronte...

C'è chi guida male, sbagliano in continuazione, ma riesce comunque ad arrivare alla meta...

C'è che perisce nel tratto di strada per stupidità o fato...

E poi...

... poi c'è che guida veloce assaporando ogni secondo come se fosse l'ultimo... senza mai morire... senza mai fermarsi.

Per essere come quest'ultimo individuo, haime, bisogna conoscere bene la propria auto, le sue proprie potenzialità, e avere il coraggio di schiacciare sempre il l'acceleratore
Senza paura
Senza ripensamenti

Liberi.

domenica 24 gennaio 2016

Il vero uomo

Il vero uomo non è il fighetto muscoloso e abbronzato, che cammina sempre a testa alta credendosi la migliore rappresentazione del maschio alpha...

Il vero uomo non è il Casanova che gioca è gioca con i cuori delle donne senza mai sforzarsi di mostrare la chiave del suo...

Il vero uomo non è l'intellettuale che passa ore e ore suo libri senza preoccuparsi di vivere...

Il vero uomo non ha i muscoli,
Il vero uomo ha i lividi.

I lividi dell'anima dati della voglia di mettersi in gioco,
Dati dalla voglia di non arrendersi
E continuare a cercare
... e cercare..
Qualcosa che lo completi,
Qualcosa che lo renda veramente vero.

Perché il nostro scopo è vano se non abbiamo nessuno da proteggere.

giovedì 21 gennaio 2016

La Pazzia più grande

L'amore è la massima espressione della pazzia

Ma solo l'amore per l'anima gemella, per la musa ispiratrice, porta questa pazzia ai limiti del concepibile.

Amare qualcuno che non ha niente a che fare con te
Amare qualcuno completamente diverso
Amare la propria nemesi

Solo perché vorremmo essere come lui
Diverso
Libero
Amato

... è sopratutto

Pazzo.

giovedì 14 gennaio 2016

Addio serpeverde

Adesso và...
... e insegna agli angeli

... che anche i serpenti hanno un cuore.

R.I.P.

martedì 12 gennaio 2016

Il tempo sta finendo ...

Passiamo 1/3 della nostra vita a dormire e un altri 1/3 a studiare e lavorare; di conseguenza ci rimane solo 1/3 per vivere...

Così poco tempo per amare,
Così poco tempo per crescere
Così poco tempo per maturare ...

... maturare e diventare quel piccolo essere realizzato, simile a noi, che vediamo nella dimensione speculare ogni sera in posti magnifici e ogni mattina fisicamente di fronte ai nostri occhi.

venerdì 8 gennaio 2016

Le donne

Qual'é la differenza tra l'uomo è la donna?
Cosa ci distingue?

Il fisico?....il fascino?.... la sicurezza?

No.

La complessità.

La donna è l'essere complesso per eccellenza, impossibile a capire( almeno che non sia lei a volerlo) ed impossibile da inquadrare.

Quando pensi che sia pura, è viziata dai ritmi calzanti e peccaminosi, quando pensi sia gentile è solo nascosta dentro il desiderio di usarti, quando pensi che sia la donna perfetta... bhe, quel caso, mio caro amico, sei fottuto.

La donna è l'essere più ingannevole, pazzo e irriverente che sia mai esistito, ma tutti questi difetti la rendono anche l'essere perfetto...
... perfetto per l'uomo.

Forse l'uomo cerca la donna perché ha bisogno di queste caratteristiche per rinnovarsi,... per vivere realmente...

Perché, dopotutto le donne fanno quello che la maggior parte degli uomini non avrebbe il coraggio di fare

per questo le amiamo.
E le ameremo sempre

giovedì 7 gennaio 2016

Vivere ( sogno)

E sei disteso nel letto
ad immaginare
sognare
e vivere

La giornata

Che non vivrai mai.

martedì 5 gennaio 2016

Solitudine ( Amicizia)

Ho passato l'intera vita alla ricerca della vera amicizia...
La mi vita adolescenziale si è consumata nei banchi di una scuola che non mi rappresentava...
Per tutta la vita ho sbagliato la maschera da indossare...

Il risultato è la solitudine.



La solitudine dell'anima.

sabato 2 gennaio 2016

Coraggio

Il coraggio non appartiene né ai forti
Né ai ricchi
Ne, tantoneno, agli sciocchi...


Esso appartiene ai timidi,
ai solitari,
Alla gente troppo onesta.



Il coraggio non si misura della voglia di mettersi in gioco in una discoteca,
Nella voglia di approcciare una ragazza x,
o di mettersi a parlare con sconosciuti come fossero fratelli...

Esso non implica un comportamento sfacciato e ribelle....
... anche l'ultimo dei timidi può essere coeaggioso.


Tutti questi aspetti sono solo maschere del coraggio moderno,
coraggio creato a immagine e somiglianza dei più forti, dei più ricchi.


Io non ho la presunzione di dire com'è il vero coraggio. So solo che la sua definizione non è quella attuale..
Non può essere.


Il coraggio appartiene agli uomini di cuore
Non agli uomini di ego.

venerdì 1 gennaio 2016

Addio e... e arrivederci

San Silvestro se né andato...

Portando con sé un altro anno...

Forse il miglior anni fin'ora...



Adesso aspettiamo suo ritorno ..

Per poter dire lo stesso...

Anche il prossimo anno.