L'alcol
e la droga fanno parte della nostra vita.
Questo
è un dato di fatto che trascende dai vincoli imposti dalla legge che
vieta l'alcol ai minori di 18 anni e la diffusione di droghe, leggere
o pesanti che siano.
Non
è raro, al giorno d'oggi trovare un gruppo di minorenni con vodka o
birra in mano, o sentire l'odore della cannabis nelle strade
affollate dei medi e grandi certi urbani, per non parlare dello
spaccio di stupefacenti che avviene nel degrado della periferia
oppure, peggio ancora, di fronte alle discoteche dove si vende a
chiunque, senza distinzione di età o di sesso.
Le
problematiche di queste due sostanze sono molto diverse tra loro,
anche se hanno punti in comune.
Per
una comprensione più ampia dell'argomento dovremmo parlare di alcol
e droga separatamente.
L'alcol,
inteso some bevanda, è forse la sostanza più antica dell'umanità.
Inizialmente
usata per ragioni mediche( in alcuni luoghi e periodi non era
disponibile acqua pulita) o igieniche( in quanto l'alcol ha proprietà
antisettiche) nell'arco dei secoli si è trasformato da simbolo
sacro( basti ricordare che secondo la religione cattolica il vino è
il sangue di Cristo) a simbolo negativo che richiama la dipendenza,
gli incidenti stradali e la morte, in particolar modo quella
giovanile.
Questa
trasformazione molto probabilmente è cominciata per mezzo della
rivoluzione industriale che ha fornito i mezzi per lo sviluppo
massiccio di tali sostanze. Successivamente la loro
commercializzazione ha permesso a milioni di persone di venire a
conoscenza di nuovi tipi di bevande alcoliche dalla Vodka, al Tequila
passando per la grappa, il rum, ecc. ecc.
Di
per sé questo non comporta un grande problema, ma, con l'aggiunta
della solita curiosità umana di provare qualsiasi cosa e del fattore
che illustrerò di seguito si creano le basi per il dipinto della
società moderna.
Il
fattore che con assoluta certezza è stata la goccia che ha fatto
traboccare il vaso e ci ha portato a questa situazione e nato
pressapoco dopo la seconda guerra mondiale e ha avuto il suo Boom
alla fine del ventesimo secolo. Sto parlando della globalizzazione.
Sì,
perché con essa il consumo di alcol è fiorito in maniera
esponenziale.
La
globalizzazione, inteso come la televisione, internet e ogni
dispositivo che permetta la comunicazione di un individuo con il
resto del mondo, ha influenzato i giovani facendoli credere che
l'unico modo per divertirsi e ubriacarsi il più possibile. La
maggior parte dei giovani d'oggi non beve più per dimenticare,
rilassarsi o per gustare con un sapore diverso la cena, ma lo fa per
divertirsi e sopratutto per essere accettato dal suo gruppo.
L'altra
sostanza di cui dobbiamo parlare è la droga, intesa come sostanza
stupefacente.
La
droga, a differenza dell'alcol, è una sostanza scoperta, dagli
europei in concomitanza con l'esplorazione delle Americhe.
Tralasciando
per un momento la famiglia delle droghe sintetiche, essa non è
necessariamente un male. La concezione della droga nei giovani e
negli adulti ,poco informati, è molto diversa.
I
giovani pensano che sia una sostanza illegale e quindi assolutamente
da provare almeno una volta nella vita, e non credono che ci sia
nessuna conseguenza fisica e/o psicologica nel loro uso; gli adulti,
al contrario, credono che sia una sostanza assolutamente non benefica
che porta sicuramente dipendenza seguita dal deterioramento fisico e
mentale del consumatore.
Ovviamente
entrambi i punti di vista sono a loro modo sbagliati.
La
droga è una sostanza “positiva”, rammento che sto parlando di
droga naturale e non sintetica, se si assume con il dovuto criterio.
Fermo restando che per la maggior parte degli stati è illegale(
scelta che reputo discutibile), essa oltre a indurre il consumatore
in uno stato di rilassamento completo è un'ottima sostanza medica.
La
sua “positività” è però andata a mancare dal momento della
nascita delle droghe cosiddette sintetiche.
Le
droghe sintetiche, inizialmente nate per questioni mediche( un
esempio è la morfina usata negli ospedali) hanno avuto il loro
massimo sviluppo con la loro messa al bando e sono diventate famose
come sostanza che ha un unico scopo: creare dipendenza.
La
dipendenza assicura la diffusione e il consumo continuo di queste
sostanze, consumando sempre di più, dal punto di vista fisico,
psicologico ed economico, il consumatore, senza però ucciderlo.
Questo
sviluppo delle droghe, come per l'alcol, è nato con la rivoluzione
industriale, che ha fornito i mezzi per ricavare le sostanze in
questione dalla piante interessate, e si è sviluppata con la
globalizzazione.
Infine
la messa in bando di tali sostanze ha dato il via al suo consumo
massiccio.
Alla
fine del IXX secolo i cosiddetti “drogati” si riunivano in una
stessa stanza dove consumavano le loro sostante( in prevalenza oppio
e cannabis) in pace senza recare né danno né fastidio a nessuno.
Con la loro messa in bando, altresì, si è assistito, non solo a un
aumento di consumatori, ma soprattutto a un suo commercio illegale
che porta i “drogati”non più in un posto isolato e sicuro per
tutti, ma nei centri urbani dove non è raro che si dimostrino
violenti di fronte alla gente comune.
La
generazione più colpita da queste sostanze è quella attuale.
La
sensazione nel compiere qualcosa di illegale e la ricerca
dell'approvazione del gruppo porta ad assumere codeste sostanze che
sono perlopiù droghe modificate che hanno come unico scopo quello di
creare, come detto in precedenza, dipendenza. E una volta creata
dipendenza il giovane entra in un circolo vizioso che lo distrugge
come persona e lo fa diventare un elemento negativo per la comunità.
La
droga(quella naturale) e l'alcol sono sostanze di per sé innocue, ma
se assunte in grandi quantità possono avere effetti devastanti
sull'individuo. Il bando di codeste sostanze rischierebbe soltanto di
ingigantire il problema, mettendo i giovani alla merce di
spacciatori e mafiosi senza scrupoli.
La
più logica soluzione a questo problema sarebbe, a mio giudizio, la
seguente:
- per l'alcol un'educazione più coscienziosa per le nuove generazione, in modo da far loro capire che essa è una sostanza, cui non si dovrebbe abusare, e che non serve ubriacarsi per divertirsi;
- per la droga, innanzitutto l'eliminazione pressoché totale di quella sintetica( tralasciando la parte medica), e successivamente un rifornimento individuale limitato per ogni persona ne desideri farne uso( come succede in Uruguay per la Marijuana).
Queste
soluzioni potrebbero contrastare il consumo indiscriminato di queste
sostanze rendendo il nostro quotidiano influenzato solo marginalmente
da questo fattore.
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