venerdì 1 maggio 2015

Cuba: la realizzazione del vero comunismo( o quasi)

La Repubblica di Cuba è, come sancito dalla Costituzione cubana del 24 febbraio 1976 uno "Stato socialista di lavoratori", indipendente e sovrano, laico, organizzato come repubblica unitaria e democratica (Art. 1), in cui il potere è esercitato dal popolo mediante le Assemblee del Potere Popolare (art. 3). La revisione Costituzionale del 1992, avvenuta dopo il dibattito nelle assemblee tenute in tutto il Paese, ha prodotto una nuova Carta ispirata alle idee di José Martí e agli ideali politici di Karl Marx, Friedrich Engels e Lenin.
Le principali modifiche hanno riguardato: garanzie per gli investimenti stranieri; riconoscimento, rispetto e garanzia per le libertà religiose; una maggiore flessibilità per il commercio estero; elezione da parte dei cittadini, con voto diretto e segreto, sia dei delegati alle 14 Assemblee Provinciali sia dei deputati al Parlamento. Cuba è stato il primo Stato nel mondo a recepire nella propria Costituzione i principi ecologici della Conferenza sull'Ambiente e lo Sviluppo di Rio de Janeiro.
Al Partito Comunista Cubano (PCC) "martiano e marxista-leninista" è assegnato il ruolo di "avanguardia organizzata della nazione cubana" (art. 5). Non propone candidati e tanto meno partecipa alle elezioni non essendoci competizione con altri partiti. Infatti nessun partito politico è autorizzato a nominare candidati o fare campagna elettorale. La Costituzione riconosce il diritto di parola di ognuno ma l'articolo 62 limita l'esercizio delle libertà personali affermando che queste non possono essere esercitate in contrasto con lo Stato socialista e con la volontà popolare di edificare il comunismo. Gli oppositori del sistema politico vigente sostengono che queste condizioni implichino la non libertà dei processi elettorali.



Comunque a Cuba, sembra essersi instaurato l'unico governo che più s'avvicina all'ideale socialista e quindi il governo meno distopico. Infatti, dal punto di vista dell'alfabetizzazione essa è al secondo posto secondo il Report 2007/2008 del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo e questa è una grande conquista per un paese dell'America latina.
Per quanto riguarda, invece l'economia, Cuba adotta un sistema economico pianificato che sfrutta gli scambi economici con gli altri stati “socialisti” come Cina e la Corea del Nord e con molti stati dell'America latina.
Inoltre dal punto di vista dei diritti fondamentali Cuba si piazza al primo posto su tutti i fronti( diritto all'istruzione, diritto all'abitazione, diritto all'alimentazione e all'acqua potabile eccetera) per quanto riguarda l'America latina.
Quindi questo stato sembrerebbe la constatazione che il sogno di Marx non era propriamente utopistico?
Non esattamente. Infatti a Cuba tutto quello che riguarda i diritti fondamentali dell'uomo è rispettato ma, tutto quello che riguarda le libertà no.
La libertà di espressione è molto limitata, e in certi casi negata, siccome tutte gli organi di informazioni non possono essere privati e l'utilizzo di internet è disponibile solo per il popolo più abbiente del paese a causa dei costi elevati.

Cuba è forse l'unica nazione che ha adottato il sistema socialista ed è riuscita ad avvicinarsi di più a quell'ideale. Nonostante ciò dalla caduta del muro di Berlino l'economia cubana è scesa sempre più a compromessi e, si pensa che, dopo la dipartita di Fidel Castro finirà l'ultimo sogno socialista presente sulla terra.

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