La Repubblica di
Cuba è, come sancito dalla Costituzione cubana del 24
febbraio 1976 uno "Stato socialista di
lavoratori", indipendente e sovrano, laico, organizzato
come repubblica unitaria e democratica (Art. 1), in cui il potere è
esercitato dal popolo mediante le Assemblee del Potere
Popolare (art. 3). La revisione Costituzionale del 1992,
avvenuta dopo il dibattito nelle assemblee tenute in tutto il Paese,
ha prodotto una nuova Carta ispirata alle idee di José Martí e
agli ideali politici di Karl Marx, Friedrich Engels e Lenin.
Le
principali modifiche hanno riguardato: garanzie per gli investimenti
stranieri; riconoscimento, rispetto e garanzia per le libertà
religiose; una maggiore flessibilità per il commercio estero;
elezione da parte dei cittadini, con voto diretto e segreto, sia dei
delegati alle 14 Assemblee Provinciali sia dei deputati al
Parlamento. Cuba è stato il primo Stato nel mondo a recepire nella
propria Costituzione i principi ecologici della Conferenza
sull'Ambiente e lo Sviluppo di Rio de Janeiro.
Al Partito
Comunista Cubano (PCC) "martiano e marxista-leninista" è
assegnato il ruolo di "avanguardia organizzata della nazione
cubana" (art. 5). Non propone candidati e tanto meno partecipa
alle elezioni non essendoci competizione con altri partiti. Infatti
nessun partito politico è autorizzato a nominare candidati o fare
campagna elettorale. La Costituzione riconosce il diritto di parola
di ognuno ma l'articolo 62 limita l'esercizio delle libertà
personali affermando che queste non possono essere esercitate in
contrasto con lo Stato socialista e con la volontà popolare di
edificare il comunismo. Gli oppositori del sistema politico vigente
sostengono che queste condizioni implichino la non libertà dei
processi elettorali.
Comunque
a Cuba, sembra essersi instaurato l'unico governo che più s'avvicina
all'ideale socialista e quindi il governo meno distopico. Infatti,
dal punto di vista dell'alfabetizzazione essa è al secondo posto
secondo il Report 2007/2008 del Programma delle Nazioni Unite
per lo Sviluppo e questa è una grande conquista per un paese
dell'America latina.
Per
quanto riguarda, invece l'economia, Cuba adotta un sistema economico
pianificato che sfrutta gli scambi economici con gli altri stati
“socialisti” come Cina e la Corea del Nord e con molti stati
dell'America latina.
Inoltre
dal punto di vista dei diritti fondamentali Cuba si piazza al primo
posto su tutti i fronti( diritto all'istruzione, diritto
all'abitazione, diritto all'alimentazione e all'acqua potabile
eccetera) per quanto riguarda l'America latina.
Quindi
questo stato sembrerebbe la constatazione che il sogno di Marx non
era propriamente utopistico?
Non
esattamente. Infatti a Cuba tutto quello che riguarda i diritti
fondamentali dell'uomo è rispettato ma, tutto quello che riguarda le
libertà no.
La
libertà di espressione è molto limitata, e in certi casi negata,
siccome tutte gli organi di informazioni non possono essere privati e
l'utilizzo di internet è disponibile solo per il popolo più
abbiente del paese a causa dei costi elevati.
Cuba
è forse l'unica nazione che ha adottato il sistema socialista ed è
riuscita ad avvicinarsi di più a quell'ideale. Nonostante ciò dalla
caduta del muro di Berlino l'economia cubana è scesa sempre più a
compromessi e, si pensa che, dopo la dipartita di Fidel Castro finirà
l'ultimo sogno socialista presente sulla terra.
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