martedì 18 agosto 2015

Lo scrittore

Quando si divora un libro, comunemente di narrativa, che risulta entusiasmante, a volte ci si ritrova a fare sogni strani.
Avete mai sognato la vita di un personaggio inesistente dopo che avete finito un dato libro?

è un'esperienza bellissima e surreale, che denota immaginazione, fantasia e il fatto che quel libro sia, evidentemente, scritto bene.



Questa esperienza l'associo alla stessa che mi capitava da bambino, quando immaginavo le vite dei personaggi dei film dopo la fine del suddetto. 
Allora mi mettevo a scrivere il "seguito"; ricordo ancora quando scrissi il seguito di "Pirati dei Caraibi" quando ero in prima media immaginando la morte del padre di Will Turner eccetera..

Ora, invece, mi limito a sognare ed immaginarmi la vita dei vari Bill Denbrough, Wiston Smith, Katniss Everdeen eccetera, una volta finite le loro avventure.



E questo immaginarsi le storie penso sia la qualità principale che deve avere chiunque aspiri a scrivere qualcosa a livello pubblico; chiunque aspiri a diventare scrittore.

Perchè per scrivere non serve la sintassi perfetta, l'assenza di errori grammaticali o un'intelligenza oltre la media. La scrittura richiede impegno, furbizia e il saper raccontare, qualità che non tutti( nemmeno alcuni scrittori) hanno.



Perchè uno scrittore prima di essere un punto di riferimento per la propria lingua deve essere un sognatore che ama immaginare. 
Immaginare un mondo migliore.

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