Come un mattone che affonda nelle profondità buie del mare.
Profondità che rappresentano la dittatura e la distopia del genere.
Oggi, viviamo in un'ipotetica via di mezzo tra quello che potremmo diventare e quello che diventeremmo;
oggi viviamo tra l'utopia dell'uguaglianza e la distopia del controllo..
Siamo come un bambino che, con gli occhiali da subacqueo, guarda la linea che separa il cielo dall'acqua della sua piscina; il cielo rappresenta l'utopia di un modo migliore e l'acqua il modo attuale.
Sappiamo di vivere in un modo con tante, troppe, mancanze ma non vogliamo svegliarci, proprio come il bambino che non vuole uscire dal'acqua.
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