martedì 28 aprile 2015

Scuola: fabbrica per la creazione di automi?

Prima di leggere il "pensiero" vi invito a vedere il video "Another Brick in a Wall part 2".
Ciò serve per avere sia una veduta d'insieme, sia per capire a fondo il mio ragionamento.




L'evoluzione del sistema scolastico in questi ultimi quarant'anni è stato molto variegato. Ovviamente c'è stato un miglioramento su tutti i punti di vista, ma lo scopo finale della scuola, così come suggerisce il brano, è quello di creare un altro mattone. Un altro mattone nel muro.
Che sia un mattone nel muro della conoscenza, del carattere, della formazione personale di ognuno di noi, dipende dal singolo percorso di studi, dagli insegnati e dai compagni che s'incontrano durante tutto questo periodo e, soprattutto, dalla nostra dedizione a imparare.
Comunque sia un altro tassello importante che si riesce a ricavare guardando il video del precedente brano è quello della scuola come “carne da macello”.
La scuola è considerata come troncatrice dell'immaginazione del giovane e, in parte, questo è vero. Non si può negare che l'obbligo di seguire un programma per tappe, che richieda obbligatoriamente il raggiungimento di queste ultime sia svantaggioso, siccome nessuno di noi è uguale.
Uno studente bravo in storia è diverso da uno studente bravo in meccanica e, per esempio, il primo potrebbe necessitare di pochi giorni per studiare storia e di mesi interi per capire i procedimenti logici per dimensionare un organo meccanico e il secondo potrebbe aver bisogno di molto più tempo per studiare storia ma, in contro, riesce a capire la meccanica molto velocemente. Quindi non esistono persone simili tra di loro, sia nei gusti( caratteristica che influenza la prestazione scolastica) che nelle preferenze( uno studente è più portato a studiare se la materia, prima, e il professore, poi, sono interessanti/stimolanti dal punto di vista didattico).
E questo volere uniformale le menti dei giovani porta alla creazione di automi, all'unificazione del pensiero comune che, arrivati alla fine del percorso scolastico, crea persone che si assomigliano “mentalmente” facendo sparire ogni sorta di originalità presente nelle giovani menti prima dell'inizio della scuola.
Per poter ovviare a questa “perdita di originalità” l'alunno dovrebbe interessarsi ad altri fattori non inerenti alla scuola sviluppando la sua coscienza con la cultura, lo sport, eccetera.




Purtroppo questo è grave problema che affligge la scuola, sia quella d'oggi che quella di ieri, e che affliggerà anche le nuove menti che dovranno affrontarla siccome non è un problema risolvibile. Bisognerà sempre mediare tra le “diseguaglianze mentali” degli alunni e cercare il percorso più adatto a far esprimere al massimo, almeno in un'occasione, ogni singolo alunno.

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