Prima di leggere il "pensiero" vi invito a vedere il video "Another Brick in a Wall part 2".
Ciò serve per avere sia una veduta d'insieme, sia per capire a fondo il mio ragionamento.
L'evoluzione
del sistema scolastico in questi ultimi quarant'anni è stato molto
variegato. Ovviamente c'è stato un miglioramento su tutti i punti di
vista, ma lo scopo finale della scuola, così come suggerisce il
brano, è quello di creare un altro mattone. Un altro mattone nel
muro.
Che
sia un mattone nel muro della conoscenza, del carattere, della
formazione personale di ognuno di noi, dipende dal singolo percorso
di studi, dagli insegnati e dai compagni che s'incontrano durante
tutto questo periodo e, soprattutto, dalla nostra dedizione a
imparare.
Comunque
sia un altro tassello importante che si riesce a ricavare guardando
il video del precedente brano è quello della scuola come “carne da
macello”.
La
scuola è considerata come troncatrice dell'immaginazione del giovane
e, in parte, questo è vero. Non si può negare che l'obbligo di
seguire un programma per tappe, che richieda obbligatoriamente il
raggiungimento di queste ultime sia svantaggioso, siccome nessuno di
noi è uguale.
Uno
studente bravo in storia è diverso da uno studente bravo in
meccanica e, per esempio, il primo potrebbe necessitare di pochi
giorni per studiare storia e di mesi interi per capire i procedimenti
logici per dimensionare un organo meccanico e il secondo potrebbe
aver bisogno di molto più tempo per studiare storia ma, in contro,
riesce a capire la meccanica molto velocemente. Quindi non esistono
persone simili tra di loro, sia nei gusti( caratteristica che
influenza la prestazione scolastica) che nelle preferenze( uno
studente è più portato a studiare se la materia, prima, e il
professore, poi, sono interessanti/stimolanti dal punto di vista
didattico).
E
questo volere uniformale le menti dei giovani porta alla creazione di
automi, all'unificazione del pensiero comune che, arrivati alla fine
del percorso scolastico, crea persone che si assomigliano
“mentalmente” facendo sparire ogni sorta di originalità presente
nelle giovani menti prima dell'inizio della scuola.
Per
poter ovviare a questa “perdita di originalità” l'alunno
dovrebbe interessarsi ad altri fattori non inerenti alla scuola
sviluppando la sua coscienza con la cultura, lo sport, eccetera.
Purtroppo
questo è grave problema che affligge la scuola, sia quella d'oggi
che quella di ieri, e che affliggerà anche le nuove menti che
dovranno affrontarla siccome non è un problema risolvibile. Bisognerà
sempre mediare tra le “diseguaglianze mentali” degli alunni e
cercare il percorso più adatto a far esprimere al massimo, almeno in
un'occasione, ogni singolo alunno.
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