sabato 25 aprile 2015

Viva l'Italia liberata! Viva l'Italia americana!

Viva l'Italia liberata! Viva l'Italia americana!
Festeggiamo ordunque, come ogni anno, questo 25 aprile;
Festeggiamo la vittoria dei partigiani dai fascisti e dai nazisti;
Festeggiamo la liberazione da parte degli americani;
Festeggiamo la fine del ventennio dittatoriale fascista.


Quante cazzate.
Pensare che oggi si celebri una della feste più ipocrite del nostro paese mi fa rabbrividire e mi fa vergognare d'essere italiano.
Festa ipocrita non per ciò che rappresenta ma per ciò che vuole rappresentare.
Il 25 aprile di settant'anni fa, l'avanzata partigiana ha iniziato la liberazioni dalla "dittatura" fascista, l'ha iniziata aspettando l'arrivo degli alleati che, pochi giorni dopo, ci anno liberato dal "periodo più buio della nostra storia".
Falso.
Il ventennio fascista è stato( e lo dice uno di ideologia marxista) uno dei periodi dal punto di vista economico e dello viluppo tecnologico-sociale migliori dall'unità ad oggi.
I vent'anni di Mussolini, che, personalmente io accorcio a sedici, siccome dopo il patto d'acciaio con Hitler il fascismo, così come era stato pensato, non esisterà più, hanno significato un forte miglioramento nelle condizioni di vita nelle persone. Miglioramento che, per l'epoca, era incredibile e ha portato milioni di persone a DIVENTARE fascisti.
Basti ricordare che l'italia è stata uno dei pochi paesi ad economia capitalistica che meno ha patito la crisi del '29.

Non voglio dire che tutti erano fascisti in quell'epoca che ,molti rinnegano o vogliono dimenticare, ma che, se il fascismo è diventato una realtà italiana per più di quindici anni, molti, o la maggior parte di essi, appoggiavano gli ideali del Duce.
Perciò penso che parlare di fine del ventennio dittatoriale fascista non solo sia riduttivo, ma sia una manomissione della storia bella e buona.



Invece, per quanto riguarda la liberazione da parte degli americani c'è tutto un'altro discorso da fare.
Gli americani, i nostri "salvatori" sono arrivati dopo il 25. Quel giorno è simbolico siccome è l'inizio dell'avanzata partigiana che porterà, con l'arrivo degli alleati, la liberazione completa dell'italia il 3 maggio dello stesso anno.
Ciononostante gli "americani" ci hanno, in qualche modo, liberato del NOSTRO governo ,dittatoriale, totalitario, violento eccetera  "donandoci" il loro modo di intendere la democrazia.
E questo particolare modo di intenderla ci ha portato, oggi, alle condizioni in cui soccombe codesto bel paese.
Inoltre i veri libratori dell'Italia furono partigiani, di fede completamente "stalinista"( a quel tempo i massacri di Stalin erano sconosciuti e quindi era accettabile che i partigiani italiani vedevano in Stalin il simbolo di forza, uguaglianza ed equità) quindi, si può dire che l'italia è stata liberata non dagli americani ma dai comunisti!

Anche se idealizzare così tanto la figura del partigiano è un'errore molto grave che, la comunità attuale, ha commesso. Il partigiano era un uomo che non voleva la guerra.
Tutto qui.
E per questo si affidava alla ideologia comunista cercando di seguirla anche in modo troppo rigido ed inumano. Dopotutto un'idea è cieca e ha lo scopo di raggiungere il suo obiettivo senza pensare alle conseguenza. Così facevano i partigiani.
Come esempio basta citare le foibe, ma, questo, è un argomento che richiede una copertina a sé.



Concludendo la liberazione dell'Italia è una festa relativa siccome è vissuta da molti come un gesto di coraggio e da altri come un gesto di vera resa. Ma non si può dubitare che, nonostante tutto, sia stata un tassello fondamentale della nostra storia. Forse non il più importante, forse non il più sincero, forse non il più "nostro", ma sicuramente un tassello che va almeno ricordato.
Nonostante tutto.





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