giovedì 30 aprile 2015

L'Europa: il fil rouge tra i popoli?

L'unione europea è l'ennesimo tentativo di far coesistere in uno stesso super-stato( come l'Oceania se vogliamo fare un paragone un po' forzato) nazioni accomunati soltanto da esperienze storiche.
Come molti sanno questa organizzazione nasce pressapoco dopo la seconda guerra mondiale con lo scopo di preservare la pace e di creare una connessione economica tra queste nazioni in modo che si trovino avvantaggiate e favoriscano, di conseguenza, l'economia dell'intera euro-zona.
Tutto ciò è molto intelligente e ha permesso alle società dell'euro-zona( Germania e Italia in primis) di rialzarsi dalla seconda guerra mondiale con dignità.

L'idea di accordi per avvantaggiare gli scambi economici tra un numero limitato di nazioni è durata fino a che ,questi stati, non hanno deciso di unirsi nell'Unine Europea adottando la moneta unica.



L'Euro. L'euro è stato una delle maggiori conseguenze che hanno sancito la crisi cominciata nel 2009 e tuttora stiamo vivendo.
E l'Euro è gestito dalla BCE( banca centrale europea).
La Banca centrale europea (BCE, con sede a Francoforte, in Germania) gestisce l'euro e garantisce la stabilità dei prezzi nell'UE. Contribuisce, inoltre, a definire e attuare la politica economica e monetaria dell'UE.
I suoi obiettivi principali sono:
  • mantenere la stabilità dei prezzi (tenendo sotto controllo l'inflazione) specialmente nei paesi dell'area dell'euro
  • mantenere stabile il sistema finanziario, assicurandosi che i mercati finanziari e le istituzioni siano controllati in modo appropriato.
La Banca lavora in collaborazione con le banche centrali dei 28 paesi dell'UE. Insieme costituiscono il Sistema europeo delle banche centrali (SEBC).
Ne deriva così una cooperazione tra le banche centrali dell'area dell'euro, detta anche eurozona, ovvero i 19 paesi dell'UE che hanno adottato la moneta unica. La cooperazione all'interno di questo gruppo di banche è chiamata Eurosistema.
I suoi compiti sono( elenco non esaustivo):
  • fissare i tassi d'interesse di riferimento per l'area dell'euro e controllare la massa monetaria
  • gestire le riserve in valuta estera dell'area dell'euro e comprare o vendere valute quando si presenta la necessità di mantenere in equilibrio i tassi di cambio
  • accertarsi che le istituzioni e i mercati finanziari siano adeguatamente controllati dalle autorità nazionali, e che i sistemi di pagamento funzionino correttamente
  • autorizzare le banche centrali dei paesi dell'area dell'euro a emettere banconote in euro
  • monitorare le tendenze dei prezzi valutando il rischio che ne deriva per la stabilità dei prezzi nell'area dell'euro.
Gli organi decisionali della BCE sono:
  • Il comitato esecutivo, che coordina la gestione quotidiana. Ne fanno parte sei membri (un presidente, un vicepresidente e altri quattro membri), nominati per un mandato di otto anni dai leader dell'area dell'euro.
  • Il consiglio direttivo, che stabilisce la politica monetaria dell'eurozona e fissa i tassi di interesse applicabili ai prestiti erogati dalla Banca centrale alle banche commerciali. È composto dai membri del comitato esecutivo e dai governatori delle 19 banche centrali nazionali dell'area dell'euro.
  • Il consiglio generale, che concorre all'adempimento delle funzioni consultive e di coordinamento della BCE e ai preparativi necessari per l'allargamento futuro dell'area dell'euro. Comprende il presidente e il vicepresidente della BCE e i governatori delle banche centrali nazionali dei 28 paesi dell'UE.
La BCE è totalmente indipendente. La BCE non può, al pari delle banche centrali nazionali dell'Eurosistema e dei membri dei rispettivi organi decisionali, sollecitare o accettare istruzioni da organismi esterni. Tutte le istituzioni dell'UE e i governi degli Stati membri devono rispettare questo principio.
Quindi, ricapitolando la BCE è indipendente. L'organo che deve decidere quanto vale l'euro è indipendente e, si sa, chi controlla l'economia controlla il mondo.
Chi controlla l'economia ha il potere di far fallire intere nazioni e di salvane altrettante.
Quando un qualunque stato dell'Europa si trova in crisi, prima dell'Unione, aveva la possibilità di “giocare” con la valuta della propria moneta per non andare in bancarotta e mantenere i cittadini in una condizione accettabile; come fece l'Italia del ventennio con la crisi del '29.
Ora, invece, gli stati dell'Unione che sono in crisi, non possono inflazionare la moneta perché estenderebbero la crisi agli altri stati, per cui sono obbligati a chiedere prestiti su prestiti e, inevitabilmente, finiscono in bancarotta( come sta succedendo con la questione Greca).



L'idea dell'Unione è, di per sé, un'idea molto innovativa perché permette il multiculturalismo all'interno di uno stesso territorio. Tutto ciò è molto bello e molto etico, ma purtroppo la multiculturalismo europeo è un po' troppo, nel senso che le tradizioni dei singoli popoli europei sono troppo diverse tra di loro e il voler accomunare e trovare, o sforzarti di trovare, un “fil rouge” tra questi non fa altro che accrescere l'intolleranza sia verso chi sta meglio di noi nel panorama europeo( la Germania), che viene visto come il “dittatore”, sia per chi sta peggio (la Grecia) che viene visto come l'ultima ruota del carro.
Questo fil rouge, visto che non c'era, è stato creato ed è l'Euro.
L'Euro controllato dalla BCE. Dalla BCE che è un'ente indipendente e che, di conseguenza, ha tra le mani il destino di 28 nazioni accomunate soltanto dal colore del pezzo di carta che hanno sul portafoglio.  

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